giovedì 19 novembre 2015

Blasphemous rumors e una normalità che non esiste.

E' tremendamente difficile ritornare a scrivere sul blog dopo quello che è successo a Parigi venerdì 13 novembre e non certo perchè penso che un morto francese valga più di un morto siriano o libanese o nigeriano ma perchè c'è IDENTIFICAZIONE in una persona che è andata ad un concerto e non ha più fatto ritorno a casa, trascorrendo sicuramente gli ultimi istanti della sua vita col terrore negli occhi. C'è il pensiero che quel morto potevo essere io, potrei essere io.

Roma, da sabato, è piena di militari, ragazzi (perchè sono tutti pischelli, almeno i tanti che ho visto io in giro) armati in mimetica che, però, invece di infondermi sicurezza mi fanno salire l'ansia, visto che penso che, in caso di un attacco simile a quello francese, la loro presenza servirebbe a ben poco.

In questi giorni, ho continuato ad uscire esattamente come ho sempre fatto ma formulando pensieri del tipo: "Chissà se questo locale può essere scelto come bersaglio" o tornando indietro perchè ho dimenticato il cellulare ed ho pensato che dovevo assolutamente avere possibilità di comunicare oppure scegliendo con maggiore cura del solito scarpe comode perchè "metti che devo scappare"... è bruttissimo.

Per me, l'inizio della guerra è questo: la percezione dell'insicurezza, il timore costante di trovarsi in una situazione di pericolo e non per paranoia ma perchè esiste una reale minaccia. E' difficile, con questi sentimenti nel cuore, pensare di proporre qualcosa a qualcuno.

Questo è un weekend pieno di eventi: venerdì 20 BUGO @Quirinetta e A TOYS ORCHESTRA @Monk, sabato 21 il mio amato TIZIANONE FERRO @Palalottomatica, la riproposizione di "Atom heart mother" dei Pink Floyd @Auditorium Conciliazione e, soprattutto, LA NOTTE DEI MUSEI IN MUSICA, con un programma che, sebbene mancante di veri e propri grossi nomi, dà la possibilità, al costo simbolico di un euro, di passare una serata diversa dal solito in cornici suggestive come i tanti musei di Roma coinvolti. Dà o darebbe?

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L'ultima volta che sono uscita è stato ieri. Sono stata all'anteprima di un film francese (e non vi dico l'ansia già solo per 'sta cosa) il cui titolo italiano è "Dio esiste e vive a Bruxelles". La sala era talmente piena che, un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, si trovava posto solo in seconda o prima fila, con la faccia appiccicata allo schermo.



Film un pò lento in alcuni passaggi ma divertente, specie quando la figlia di Dio, Ea, protagonista della pellicola, parla col fratello JC :)

Dio è descritto come un vecchio stronzo sadico. A me ha riportato alla mente un vecchio, bellissimo pezzo dei Depeche Mode. Il testo intero è una mazzata clamorosa. L'ho sempre pensato e, in questi giorni, in cui la vita mi sembra più che mai una grande lotteria, mi viene in mente sempre più spesso.


"I don't want to start any blasphemous rumors but I think that God's got a sick sense of humor..."