venerdì 3 marzo 2017

"D'acqua salata ma con l'anima caramellata": la prima data a Roma (Auditorium PdM) dell'Eco di Sirene Tour di Carmen Consoli (02 marzo 2017)

Era bella Carmen Consoli ieri sera, durante la prima delle tre date romane - tutte sold out - dell'Eco di Sirene tour. Era bellissima e spero mi perdonerà il fotografo Danilo D'Auria, che non conosco, se prendo in prestito uno dei suoi scatti dal sito spettakolo.it per farvi vedere quanto era magnifica la Cantantessa ieri.


Qualcuno obietterà che sembrava vestita con la camicia da notte della nonna (e lei stessa, su questa cosa, ha scherzato sopra ricordando la nonna Carmelina, "la nonna di cui porto il nome") ma a me faceva pensare ad una donna  dei tempi della Rivoluzione Francese, mi sembrava uscita dritta dritta da una puntata di Lady Oscar.

Inizio puntualissimo come a Roma solo l'Auditorium e pochissimi altri sanno fare, si sono spente le luci (per la fortuna di Emma Marrone, che era seduta in prima fila, a qualche poltrona di distanza dalla mia, e, pòraccia, si è passata tutti i dieci minuti in cui è arrivata prima dell'inizio dello spettacolo a fare selfie con i fan che andavano in pellegrinaggio da lei per la foto) ed è salita sul palco Gabriella Lucia Grasso, una cantante siciliana che ha cantato qualche pezzo voce e chitarra - sua e di un altro chitarrista - nel dialetto della sua terra ma che, forse emozionata perché ha ricevuto parecchi applausi, si è dimenticata di presentarsi.

Qualche minuto a sipario chiuso ed è arrivata lei, con "Sulle rive di Morfeo", pezzo di apertura, assieme ad una delle tante chitarre con cui si è accompagnata durante la serata. Insieme ad una violinista ed una violoncellista che ha più volte presentato e ringraziato (è loro e se stessa che ha definito "sirene d'acqua salata ma con l'anima caramellata", un'immagine che mi è sembrata molto suggestiva e "gustosa" nel contrasto), ha alternato pezzi da sola a pezzi in trio.

La chiave di questo concerto sta, forse, nelle parole con cui Carmen ha chiuso la serata, dopo due ore di musica. Ha detto al pubblico: "Grazie per la fiducia" e mi sembrava commossa, oltre che stanca e felice, mentre in sottofondo, a mò di titoli di coda, c'era una canzone che sembrava un vecchio pezzo dei REM ma che non sono riuscita a capire quale fosse e che non riesco a ritrovare.

Grazie per la fiducia forse perché sono anni che le sfrantumano i maroni dicendole o scrivendole sulla pagina facebook "Non ci piaci più, perché non torni al rock?".

Carmen Consoli E' rock, perché il rock è un'attitudine, è sostanza e - sembrerà banale dirlo ma in un mondo che vive di apparenze è doveroso ribadire il concetto - tu puoi essere moscia con gli stivali borchiati e i pantaloni di pelle o una tigre con un vestito romantico di pizzo, lasciare indifferenti con una band intera o puoi dare carica al tuo pubblico e un suono pieno, vivo e vitale col semplice (semplice si fa per dire) uso di voce e chitarra.

Chi ieri era all'Auditorium penso che difficilmente potrà dimenticare una versione di "Geisha"davvero memorabile per energia ed intensità, in cui la voce di Carmen sembrava entrare dalla schiena ed attraversare tutto il corpo come fosse sangue.

Per vedere o rivedere Carmen all'opera sul palco, non vi resta che cercare una data in una città che non sia sold out o aspettare il 27 luglio, quando tornerà in concerto nella bellissima Cavea, lo spazio all'aperto dell'Auditorium.

Nel frattempo, godiamoci un po' di dischi interessanti che stanno uscendo in questi giorni. Ieri sera, complice un lungo pezzo a piedi da farsi causa metro già chiusa, mi sono accorta che era passata mezzanotte e su Spotify già si trovava in ascolto il nuovo disco di Vasco Brondi, Luci della Centrale Elettrica, dal titolo "Terra". Siccome Spotify, nella versione gratuita su cellulare, permette l'ascolto dei brani di un album solo in modalità random, il primo che mi ha proposto è stato "Chakra", che in realtà è il settimo pezzo del disco. Vi dico solo che ho rallentato, fino a fermarmi, e, sotto una falce di luna e un cielo bello come sanno essere solo i cieli dei posti che amiamo, mi sono detta "Questo è un grande pezzo". Cercatelo :)