giovedì 28 febbraio 2013

Una letterina

Cara Marinella,
nascesti, nelle vesti leggere di Marinellac'è, un anno e un giorno fa.

Era un periodo difficile, in cui avevi molto tempo libero a disposizione - tuo malgrado - e, forte degli incoraggiamenti degli amici che dicevano che avevi un "talento" per cercare e proporre iniziative correlate al tuo vero grande amore, la Musica, avevi pensato di rendere "creativo" quell'ozio forzato.
L'ozio un mese fa è finito, dal punto di vista lavorativo sei tornata indietro di 3 anni, in una mansione brutta e pure sottopagata, visto che il posto dove lavori ha deliberato di ridurre gli stipendi per far fronte alla (sua) crisi.
Il tempo non c'è, i soldi neanche, sei frizzante come una bottiglia d'acqua Vitasnella ed è un mese che proponi concerti (pochi) a cui poi neanche vai, perchè ti manca in primis la voglia, oltre che il tempo e i soldi suddetti (e, certe volte, pure la compagnia).

Cari dieci lettori di questo blog, non mi sento più molto credibile nei panni di quella che "Sìììì, dai, che bello, andiamo!!!", per questo mi sembra onesto e doveroso, nei confronti di me stessa e vostri, dare una pausa a questo spazio.

Magari, tra una settimana già m'è tornato il desiderio di comunicare con voi il mio entusiasmo per le tante iniziative belle che Roma offre in campo musicale. Ora, però, non è aria. Ora vorrei solo qualcuno che mi dicesse, come Battiato in Povera Patria, "Sì che cambierà, vedrai che cambierà...".


mercoledì 20 febbraio 2013

Celebrare il vecchio attraverso il nuovo

Al volo al volo...

Se non siete di quelli che, stasera, sono al concerto di Battiato all'Auditorium Conciliazione (dove, tra l'altro, si replica domani) o dei Baustelle (che hanno fatto il pienone al Parco della Musica) ma da domani in poi volete ascoltare qualche artista per cui valga la pena muoversi, due info.

Una è per domani, giovedì 21: ci sono i METZ @Traffic (10 euro)

I Metz sono un gruppo che ho cominciato a seguire su suggerimento dello stesso amico che mi propose di ascoltare A place to bury strangers: ottimo consiglio, allora come ora.

Incidono per la Sub Pop, un'etichetta che NON PUO' non dirvi nulla se state qui a leggere...
I siti di musica oggi sono pieni di auguri a Kurt Cobain e ai suoi 46 anni che resteranno congelati per sempre nei 27 in cui morì, nel '94.

Silas Dement, Antologia di Spoon River

Ascoltare qualcosa dei Metz mi sembra il modo migliore per celebrare questo compleanno che non ci sarà mai.
Sulla loro pagina facebook, i tipi del Traffic scrivono, a proposito del concerto di domani: "Garantito, cadranno mascelle dopo il primo brano... e con il nuovo impianto 14.000 watt sulle gengive".

Ecco, io non ho dubbi (pure il video è FAVOLOSO, se siete orfani dell'estetica di un mondo che è finito circa diciotto anni fa).


Se volete roba più tenerella, c'è la presentazione del nuovo disco di MAX GAZZE', alle 18, alla solita Feltrinelli di via Appia. Molto onestamente, per evitare delusioni, sulla pagina fb dell'evento specificano "Foto & autografi, NO live" (comunque, la canzone presentata a Sanremo era carina e ha il mood scanzonato del cavallo di battaglia "Una musica può fare". Ho visto l'esibizione di Gazzè nell'ultima serata del festival e l'ho trovata davvero divertente :)

Altro suggerimento è per sabato 23: tornano a Roma, @Angelo Mai, A TOYS ORCHESTRA, che vidi live circa un anno fa nello stesso posto e mi fecero una buona impressione.
In apertura hanno Marzia Stano, cantante di un gruppo pugliese, Jolaurlo, di cui ho tutti i ciddì e che temo si sia sciolto (prima che li potessi vedere dal vivo... peccato). Il live costa 7 euro... l'anno scorso costava 5 e questa è la dimostrazione di quanto sia cresciuta la popolarità del gruppo di Salerno.

L'appuntamento più importante del weekend è un altro, però: IL VOTO... con la speranza, sempre, CHE LA MUSICA CAMBI.



venerdì 15 febbraio 2013

Cerco tiempo e nun ce ne sta

Volevo fare un post sulle canzoni di non-amore per San Valentino ed intitolarlo "This is not a love song", come il pezzo dei PIL...

Volevo leggermi un sacco di roba su Sanremo (a guardarlo tutto, sebbene sia parecchio masochista, non ce la faccio) ed essere informatissima e commentare fatti e misfatti...

Volevo andarmi a comprare il biglietto degli Afterhours in qualche prevendita che non chieda commissioni  inesistenti...

Volevo ascoltarmi almeno un'altra volta il ciddì che devo recensire per Shiver Webzine e che giace sulla mia scrivania da circa un mese...

Volevo, volevo e invece non C'HO TEMPO -___-


Due suggerimenti per domani, che è sabato, di due cose che probabilmente non farò però son carine tutte e due:

  • Serata KAMIKAZE LIVE KARAROCKER @Big Bang (discoteca con i dj di Radio Città Aperta: ingresso gratis con tessera per chi si presenta TRAVESTITO DA ROCKSTAR - per gli altri "in borghese" 3 euro + tessera)
La particolarità è che, durante il dj set, salirà su un palco, ad intervalli, una band che accompagnerà in un karaoke rock (ecco spiegato il titolo della serata) le persone che si son prenotate per cantare :)
  • Serata ROCK 'N' ROLL ROBOT @Le Mura.
Si balla musica BELLA anni '80 (roba tipo The Smiths, Cure, Depeche Mode, per capirci)! Sul sito, non so perchè, non c'è però hanno creato l'evento facebook quindi ESISTE!!! L'ingresso è gratuito con la tessera da un euro e vi dico che ci si diverte parecchio perchè io ci sono stata quando l'hanno organizzata a gennaio. I dj son veramente bravi e l'ambiente non è (troppo) pieno di ragazzini ;)

Vi saluto con due suggerimenti, uno da leggere e uno da ascoltare.

Tra una corsa e l'altra ho finito PLEASE, KILL ME, il libro di cui troverete la copertina a lato ancora per un pò (fino a quando non inizierò qualcos'altro) ed è FANTASTICO... 600 pagine ma si bevono d'un fiato! Se vi è piaciuto TRAINSPOTTING, leggetelo, non ve ne pentirete!!!

Iggy Pop e Debbie Harry, due dei protagonisti del libro... appena appena alterati, eh -..-

Il suggerimento da ascoltare, invece, viene da Sanremo MILLENOVECENTOTTANTASEI.

Dailybest si è divertito a trovare dieci perle tra gli ospiti stranieri del Sanremo del bel tempo che fu (un post stupendo, tutta la mia invidia e la mia ammirazione a chi l'ha scritto :)

Io quelle dieci esibizioni me le ricordo TUTTE ma quella che mi ha rubato il cuore, a 12 anni (dopo Simon Le Bon con lo zampone fasciato nell'85... avevo 11 anni non ancora compiuti e non so perchè ma quella fasciatura mi sembrò sexyssima :) aveva tutta una serie di tòpos che mi piacciono ancora adess: la moto, i PANTALONI DI PELLE, un lui con la faccia un pò da bravo ragazzo e un pò da stronzo... quando si dice "un destino SEGNATO"... però che meraviglia!!!



venerdì 8 febbraio 2013

Resistenza (e qualche appuntamento per il prossimo weekend)

... e se ti ritrovi ad aggiornare questo blog alle 11 di sera passate di un giovedì - quando dovresti essere a letto perchè tra meno di 7 ore suonerà la sveglia e ricomincerà una nuova giornata dimmerd pesante - e sei dispiaciuta di non aver trovato il tempo per farlo prima (perchè non hai detto manco una parola su Umberto Palazzo e il Santo Niente alla Stazione Birra e gli "Albano e Romina dell'indie rock" (la definizione non è mia ma mi ha fatto un sacco ridere :) al Lanificio, entrambi stasera)... beh vuol dire che vuoi veramente bene a questo spazio e ci tieni a lasciare che resti puntuale!!!

Domani sera, venerdì 8, c'è COLAPESCE in acustico @Le Mura (5 euro + la tessera da un euro del locale). Chi mi conosce, sa quanto ho amato, fin dalla sua uscita, il suo "Un meraviglioso declino"!
Quanta strada ha fatto Lorenzo (il suo vero nome) dalla prima volta che ne ho scritto e dal concerto dell'anno scorso alla Locanda Atlantide...
Sono contenta di rivederlo, veramente, e ve lo consiglio (venite a maniche corte, sennò la sauna è assicurata perchè son sicura che ci sarà un sacco di gente!!!)

non mi andava di arrivare lì e rischiare di non trovare posto :)

In realtà, per questo weekend ho poco da segnalarvi (aboVVo le feste mascherate... il Carnevale, come Halloween, per me è un mega MA ANCHE NO).

Sabato c'è la replica di Atom in Rome all'Auditorium Conciliazione e domenica il brunch di Rocksteria al Soul Kitchen con l'ottimo The Niro ma sono entrambi eventi sold out quindi...

Magari, sempre domenica, si potrebbe andare a conoscere ZERO CALCARE che disegna in un nuovo spazio che si inaugura in zona Rebibbia o andare a Le Mura, dove dovrebbe esserci un quiz musicale di cui però, mentre scrivo, non ho trovato traccia.

Diciamo che questo post è più che altro un modo per dirvi che, anche se in questo momento, per vari motivi, la mia vita sembra uno spettacolo di teatro dell'assurdo, io NON MOLLO (e uno spazio per quello che amo lo cercherò SEMPRE)!




venerdì 1 febbraio 2013

"Non respirare, questo momento non ha età": Litfiba all'Alcatraz (Mi) 31-1-2013


Avevo visto i Litfiba live per la prima volta negli anni ’90, nel tour di “Spirito”: li amavo, anche se ormai della vecchia formazione erano rimasti solo Piero e Ghigo ed avevano cominciato a fare album con una-due canzoni belle e per il resto monnezza.
Avevano un pubblico strepitosamente caldo ma, da quel palco, non mi avevano comunicato nulla, solo un po’ di mestieraccio da parte di gente che, dopo anni passati a suonare insieme, neanche si guardava più in faccia. Mi ero detta “MAI PIU’” e invece…

Non mancava nulla di tutto quello che di buono ci si poteva aspettare, dalla data di ieri dei Litfiba all’Alcatraz. 
Bello il club, parecchio grande (tanto per fare una proporzione, così ad occhio, il doppio del Circolo degli Artisti) ma anche parecchio caro per i servizi che offre: sentivo parlare di due euro al bar per una bottiglietta d’acqua (all’Angelo Mai te la danno del rubinetto e gratis… milanesi, imparate!) e tre euro al guardaroba per custodire la giacca (ho provato a lasciare pure il maglione appallottolato dentro una manica e mi hanno detto che così avrei dovuto pagare sei euro… maglione arrotolato in vita e state bene così).

Torniamo al concerto: hanno cominciato verso le 21.30, praticamente il VERO orario scritto sul biglietto… fantastico, a Roma, in base ai locali, puoi aspettare anche un’ora e mezza -..-
Il posto era sold out da mesi ed io me lo aspettavo stipatissimo, invece si stava bene, certo non larghi ma neanche pigiatissimi (e parlo del sottopalco, raggiunto più o meno a metà concerto).
Pubblico composto per la maggior parte di over 40, segno che, dei brani riproposti, ha sentito la mancanza soprattutto chi, all’epoca della loro uscita, era un adolescente… che cosa tenera J Tutti questi over hanno fatto sì che l’atmosfera fosse di grandissima festa ma senza sbattimenti tipo pogo pazzesco, che ormai non c’abbiamo più l’età (e la voglia) di tornare a casa coi lividi.
Del resto, pure Pieroah non ha replicato lo stage diving fatto nella data zero a Mendrisio, anche se ha comunque tenuto il palco alla grandissima, sempre in bilico sul filo che separa l’epico dal kitsch, per quasi due ore e mezzo.

foto by  Raffaella
La scaletta è stata quella che girava in rete già da sabato 26 gennaio. Non so quanto sia azzeccata la scelta di concentrare i pezzi più d’atmosfera nella prima parte e quelli più strong nella seconda ma si esce talmente felici, da un concerto del genere, che poi neanche vien voglia di fare critiche (e detto da me, che sono una criticona doc…)

Un po’ di cose random che mi hanno colpito:

  • Il pubblico, per quanta gioia si respirava di essere lì e ascoltare QUEI PEZZI con QUELLA FORMAZIONE
  • Il giovane batterista che ha sostituito Ringo De Palma: sorrideva, mentre suonava, e son sempre cose che scaldano il cuore
  • L’asta del microfono di Pelù rivestita di PELO NERO (o, forse, erano piume ma comunque sembrava una pelliccetta J)
  • Pieroah che, sulla finale Tex, si è lanciato in uno strale pazzesco e direttissimo contro i politici lombardi (“Parliamo della giunta lombarda… Tenetevi Formigoni… Tenetevi Maroni… tenetevi la ‘ndrangheta!!!”), degno dei vecchi tempi al veleno, senza peli sulla lingua, che si trattasse del papa, dell’ex ministro della difesa Spadolini o dei personaggi coinvolti nella vicenda Montedison

Canzoni come “Preda”, “Ferito”, “Resta”, “Re del silenzio”, cantate in quel modo così riconoscibile, continuano a parlare al mio cuore, continuano a farlo sentire meno solo, a dargli nutrimento per alimentare quella rabbia sana, che “fa resistere”, come canta Piero ne “Il vento” (uno dei momenti più intensi del concerto).
E’ retorica? I Litfiba sono solo dei furboni che cavalcano la nostalgia?
Sapete che vi dico? CHISSENEFREGA! Io so la gioia che ho provato, io so con quanta grinta in più torno alla mia vita quotidiana che, ora più che mai, vive un momento tostissimo… “ma ho scolpito sulla pelle che chi piange riderà”!
Considero UN PREGIO il non essere diventata una cinica col passare del tempo: se lo sono diventati i Litfiba, o chi li critica, il problema è solo loro perché non sanno cosa si stanno perdendo, avvolti nella loro armatura.