domenica 5 febbraio 2017

"Brindiamo ai sognatori": sono andata al cinema a vedere LaLaLand.

LaLaLand, il film che ha vinto tanti di quei premi e preso tante di quelle candidature all'Oscar (14) che è impossibile non incuriosirsi: volevo vederlo dal giorno della sua uscita, giovedì 26 gennaio, anzi, volevo vederlo da quando ne avevo visto il trailer al cinema prima della proiezione di un altro film, a dicembre.
Per scelta, avevo deciso di non approfondire e di non leggermi nulla prima perché volevo gustarmi la sorpresa... e sorpresa è stata.

Devo dire che, avendo fatto caso al particolare che dura due ore abbondanti, mi ero chiesta: "Ma che faranno mai in due ore di musical? Non è che, alla fine, è 'na palla micidiale?". La risposta, ora che l'ho visto, è che no, non è PER NIENTE una palla e quelle due ore sono assolutamente funzionali allo sviluppo della storia.

Il film parte con la prima mezz'ora in cui sembra di vedere semplicemente una storia caruccetta, coi colori accesi di una Los Angeles da cartolina, dove tutti cantano, fanno grandi sogni ed Emma Stone è vestita benissimo. Poi, però, pian piano la vicenda si sviluppa: Emma Stone continua ad essere vestita magnificamente per tutta la durata del film ed è bravissima, così come bravissimo è Ryan Gosling che le fa da partner, ma c'è molto di più di una storia d'amore e di sogni di gloria.

C'è una sintonia splendida tra i due protagonisti, su cui ruota l'intero film, ci sono le espressioni dei loro visi così vitali e credibili da farti entrare proprio DENTRO la storia, e non importa che tu non abbia mai sognato di calcare un palcoscenico, che l'unico strumento che hai mai suonato in vita tua sia la diamonica nell'ora di musica alle scuole medie e che non ti innamori dal 2008.

Un sogno ce l'hai anche tu, ce l'abbiamo tutti, e se pensi di non averlo, forse è solo che te lo sei dimenticato in qualche cassetto che non apri da troppo tempo e che si è un po' arrugginito.

Uno degli aspetti sottolineati dal film è non solo l'importanza della passione per qualcosa, che sia la musica, la recitazione o qualsiasi altra cosa attraverso cui si amerebbe vivere e affermarsi nel mondo, ma il fatto che è fondamentale e meraviglioso che qualcuno, ad un certo punto della nostra vita, quando le porte sbattute in faccia diventano un po' troppe, quando c'è "quello che ride mentre tu piangi" - per citare una frase del film -, ci dica: "Sei bravo, tu vali, non ti arrendere".

E' questo l'Amore vero, quello che sa riconoscere cosa è importante da cosa non lo è e che non ti affossa in critiche e giudizi ma che ti dice "CE LA FARAI", anche e soprattutto quando ti vede in ginocchio e con la testa tra le mani (mi sento tanto Gianni Morandi quando canta Uno su mille, che - detto tra noi - io trovo una canzone bellissima).

Il monologo in musica di Emma Stone all'ultimo provino che sostiene durante il film mi ha fatto piangere... peccato che dopo non mi sia più fermata, perché il finale è assolutamente inaspettato e toglie al film tutta quell'aria pucciosa che sembra avere all'inizio.

Attenzione che qui arriva un mini-spoiler: non mi ricordo una così grossa presammale dai tempi in cui Jo di "Piccole Donne" non si metteva con Laurie ma con un vecchio professore di tedesco.

Fine dello spoiler e fine pure di questo post: mercoledì prossimo, 8 febbraio, sarà l'ultimo mercoledì in cui, se non viene prorogata l'iniziativa, si potrà andare al cinema a due euro.

Sfruttatelo per andare a vedere LaLaLand (oppure non fate i braccini corti e andateci un altro giorno a prezzo pieno): è un film che merita la visione in sala... ed anche le vostre emozioni, che vi restituirà centuplicate come solo il cinema bello sa fare.