martedì 13 settembre 2016

"Concerto senza impegno"... ed è nata una bellissima serata (Villa Ada, 11 settembre 2016).

Prima che i ricordi si facciano più deboli e confusi, mi fa piacere condividere con chi c'era e con chi no - ma avrebbe voluto - qualche immagine ed impressione sulla serata che, per aiutare un amico comune, rimasto anonimo, a sostenere delle cure sanitarie evidentemente onerose, è stata messa su da un bel gruppo di artisti domenica scorsa, 11 settembre 2016, a Villa Ada.
Quattro ore di musica di qualità, con una conduzione ECCELLENTE da parte dell'attore Massimiliano Bruno, mitico Martellone della serie "Boris", l'unico in grado di farti ridere di cuore nei momenti morti del cambio palco, in cui la maggior parte della gente, di solito, fischia il malcapitato conduttore fino a sfiatarsi se je gira bene (se gira male volano proprio gli insulti).

Vado di artista in artista in base all'ordine con cui si sono presentati sul palco.

I primi penso siano stati THE BASTARD SONS OF DIONISO. Dico "penso" perché li sentivo da lontano - quindi su di loro non posso dire nulla -  mentre ero incolonnata in mezzo a millemila persone (dal palco han detto 4000 presenze, il concerto era sold out) a farmi guardare nella borsetta (dopo la mattanza al Bataclan, i controlli sono diventati meno all'acqua di rose) e a mostrare il biglietto per accedere.

Secondo e terzo, rispettivamente, il tarantino DIODATO e il romano THE NIRO, due artisti che vengono spesso accostati, specie da quando parteciparono entrambi a Sanremo nel 2014. Diodato va dritto alla pancia, la sua cover di "Amore che vieni, amore che vai" urla al cuore con un'intensità troppo forte per non essere vera e non ha fatto eccezione la sera di domenica. The Niro è più delicato, a me piace da sempre e mi ricordo che ero in fissa totale quando presentò "1969" a Sanremo. Ora sta per uscire il disco nuovo... speriamo abbia la fortuna che merita perché lui è bravissimo e sembra pure un tipo simpatico.

Quarta in scaletta MARINA REI, una donna che attraversa gli anni meravigliosamente e ogni volta che la vedo mi fa un'impressione migliore. Devo dire, però, che a ritrovarmi ultraquarantenne a cantare il ritornello di "Al di là di questi anni" "e come un angelo contro il buio più nero allora ritroverò l'amore vero" mi sentivo in imbarazzo notevole, un pò come si deve sentire Baglioni quando canta "quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che m'immaginavo tutto", roba che grasso che cola se ci credi a vent'anni, dopo diventa ridicola ed è lì che vedi la differenza tra una canzone che invecchia ed una che resta sempre attuale (la mia cantantessa, quando fa "Amore di plastica", non ha questo problema... ma questa è un'altra storia!!!)

Quinto e sesto i nomi sconosciuti - almeno per me - della serata: FABRIZIO POCCI e L'ORAGE. A me è piaciuto di più il primo, giovane scoperto da Erriquez, il cantante della Bandabardò. Le canzoni sembravano allegre e orecchiabili ma niente affatto stupide, specie quella dedicata al figlio... e alla chitarra!

A seguire, la parte più "cicciotta" del concerto, coi nomi più grossi, che han suonato 5 canzoni a testa: BANDABARDO', NICCOLO' FABI, MAX GAZZE', CARMEN CONSOLI e DANIELE SILVESTRI.

Bandabardò  + Villa Ada e, per me, è stato un po' come entrare nella macchina del tempo e tornare a dieci-quindici anni fa, quando ero una fricchettona innamorata di un altro fricchettone e insieme non ci perdevamo un solo loro concerto, li abbiamo visti OVUNQUE. Mi riprometto di tornare a seguirli, magari in qualche altra data dal vivo, perché hanno scongiurato l'effetto "vecchie glorie un po' patetiche" e sentirli cantare "Venti bottiglie di vino" o "Disegnata" (una delle mie preferite) è ancora più che piacevole. Son stati bravi, energici ed assolutamente credibili come lo erano negli anni in cui li ascoltavo praticamente sempre.

A Niccolò Fabi l'arduo compito di metter su un set intimo dopo musica, come quella della Bandabardò, fatta apposta per ballare e scatenarsi (sicuramente le sceme che gridavano "Nudo nudo" poco lontano da me, manco fossimo allo spogliarello dei Centocelle Nightmares in qualche truzzissima festa della donna, non aiutavano -_-)

Ha cantato "Filosofia agricola", "Solo un uomo", "Costruire", "Facciamo finta" e "Lasciarsi un giorno a Roma". Su "Facciamo finta", in particolare, l'emozione è stata grande: il mio ricordo è un po' confuso ma lui, prima di attaccare a suonare, ha detto al microfono una frase del tipo: "Tutti sappiamo perchè siamo qui. Anche tu sai". Sembrava una preghiera, come se stesse affidandosi a qualcuno con quel "tu sai". Me lo sarò sognato? Se qualcun altro può confermare o smentire ne sarei felice.

Gazzè simpatico, sempre grande trascinatore in grado di bilanciare canzoni spensierate come "La vita com'è" con altre più tenere e delicate come "Mentre dormi".

Cantantessa Consoli MERAVIGLIOSA (ma si sa che io sono schifosamente di parte), sembrava felice anche perché ad accompagnarla alle corde, prima della chiusura del set con tutta la band degli ultimi tour, c'erano i due compagni di tantissimi concerti, Massimiliano Roccaforte e Santi Pulvirenti. Canzoni eseguite: "Mandaci una cartolina", "Quello che sento", "Geisha", "Parole di burro" e "A' finestra".

Danielone Silvestri, reduce dalla serata al Carroponte in cui aveva suonato preceduto dagli Afterhours nella serata per i vent'anni di Radio Popolare, a chiudere il tutto MA, come penso quasi tutti ci aspettavamo, la vera chiusura l'ha fatta la santissima trinità Fabi-Gazzè-Silvestri, per una sera di nuovo tutti insieme, scherzosi e affiatati (pezzi suonati: "Alzo le mani", "Life is sweet", "L'amore non esiste").



Nel frattempo, si era fatta praticamente mezzanotte e mezza e, grazie all'Atac che dona sempre quell'ulteriore tocco di avventura alle mie serate, dopo due ore e dieci ero a casa.

Foto presa dalla pagina fb di Villa Ada Roma incontra il mondo.


Chissà se domenica prossima si replica con un evento altrettanto magico... Sono pronta, infatti, a frullarvi i maroni con gli AFTERHOURS per tutti i restanti giorni della settimana!!!

Giovedì 15, l'Agnellone nazionale debutta in tv su Sky come giudice ad X-Factor. Inizieranno con le audizioni degli aspiranti concorrenti registrate in estate.

Per i poràcci come me che non hanno Sky, nè hanno intenzione di farselo, il programma, per le puntate riguardanti le audizioni, andrà in onda in chiaro la sera dopo alle 21.15 su Tv 8, un normalissimo canale del digitale terrestre, che, tra l'altro, per i poràcci doc che non hanno neanche la tv, è visibile anche in streaming su pc.

Siccome all'epoca di "Hai paura del buio?" era "sabato in barca a vela e lunedì al Leoncavallo", l'Agnellone ha un po' scombinato i giorni e, mentre giovedì lo vedremo rileccato in tv, domenica sarà con tutta la band al FORTE PRENESTINO, in una serata insieme agli Zu (una band che potrebbe piacervi moltissimo o contribuire a ridefinire il vostro concetto di rumore) a sostegno degli spazi occupati - o liberati, come cita il flyer dell'evento - romani.

Incoerente? Per me, finché l'Agnellone sarà capace di non vivere di gloria riflessa ma di scrivere canzoni come "Grande" o "Ti cambia il sapore", può fare davvero tutto quello che vuole.





Occhio che i tagliandi per entrare al Forte sono in distribuzione a sottoscrizione, presso il Forte stesso, già da oggi fino al giorno del concerto.
Ovvio dire che Marinellac'è pure stavolta.
Don't stop me now... neanche tu, Atac maledetta!!!




mercoledì 7 settembre 2016

Tempo di ripresa.

E' sempre difficile ritornare a scrivere dopo tanto tempo, specie mentre volge al termine un'estate che ha visto accadere, nell'ordine, una tragedia nazionale, un momento di notevole tensione nell'amministrazione già ultra-critica della nostra amata/odiata Roma e, per la mia storia personale, picchi di altissima felicità, come quando me ne sono andata a Bologna a vedere la mostra su BOWIE (sicuramente non è un caso che, da allora, non abbia più scritto), e giornate buie culminate nel down di una domenica sera in cui mi sono ritrovata, sola da un po' troppo tempo, a singhiozzare talmente forte sul finale di "INTO THE WILD" che ho temuto che dei poliziotti mi venissero a bussare alla porta di casa per prepararmi la pasta al burro, come avevano fatto con la coppia di vecchietti segnalati dai vicini qualche settimana prima.


Adesso è tempo di ripresa: io, a dire il vero, avendo lavorato tutto agosto e non avendo programmato partenze nell'estate, non ho mai staccato per davvero ma è comunque, questo, un momento per riappropriarsi della compagnia che tanto mi è mancata e per proporre qualcosa di bello nella nostra Roma che, per quanto martoriata dalle mani ignobili di chi la amministra, oltre che - purtroppo molto spesso - di chi la abita, non manca di sorprenderci sempre con qualche iniziativa interessante.

Per esempio, domani sera, giovedì 8 agosto, meteo permettendo, si svolgerà a piazza del Popolo la festa - totalmente libera e gratuita - di RADIO CAPITAL.

Radio Capital è stata, per me, una bella scoperta dell'ultimo anno: avendo saputo che ci lavorava il dj Mixo - che io ADORAVO ai tempi degli anni d'oro di Videomusic/TMC2 - mi son detta: "Proviamo a sentirla: se ci lavora lui, non deve essere così male" ed ho trovato - SORPRESA - non il solito network commerciale pieno di spot e canzoni mandate e rimandate a nastro ma una radio di qualità, non ruffiana, rock con gusto, molto filo anni '80, ma di quelli belli e non pacchiani (Blondie, Talk Talk, Fine Young Cannibals i primi nomi che mi vengono in mente).

Con Radio Capital ho scoperto la splendida "Succede d'estate" di Diego Mancino, ho sentito più e più volte "Ha perso la città" di Niccolò Fabi ma mai "Sofia" di Alvaro Soler o "Andiamo a comandare" del terribile Rovazzi e scusate se è poco.

Altre radio, in passato, hanno riempito le piazze di Modà e Amici di Maria: loro no, loro invitano NILE RODGERS degli CHIC e, se non sapete chi è, ascoltate i brani qui in basso e poi ne riparliamo, visto che sono tutti progetti che portano il suo zampino.





A livello non musicale, la città è piena di visite guidate ad angoli più o meno nascosti ma tutti molto interessanti. Io, per esempio, per sabato 10 mi sono prenotata, attraverso la pagina APPasseggio ad una visita al cimitero acattolico di Piramide, quello dove riposano le spoglie mortali - tra gli altri - di Gramsci e di John Keats. A qualcuno potrà sembrare macabra, un'iniziativa di questo tipo, ma persone che ci sono state in passato mi hanno detto che il luogo è molto suggestivo e merita un passaggio. Io sono curiosa e vado!

Un'altra visita si può fare al Quirinale, fino a domenica 9 ottobre, per la mostra "Guttuso. Inquietudine di un realismo".
Il prezzo è ridicolo, 1 euro e 50 - non ci prendi manco un gelato con quella cifra -, e richiede una semplice prenotazione, anche se gli orari non sono comodissimi (l'ultimo ingresso è alle 15).

La settimana si chiuderà domenica 11 settembre a Villa Ada col "Concerto senza impegno" (costo 20 euro + 3 di prevendita), super concertone di beneficenza di millemila ore, che inizia alle 19.30 e finisce alle boh e vede sul palco alcuni nomi MOLTO interessanti tra cui la Bandabardò, che tanto mi piaceva in una delle mie vite precedenti, l'amata Carmen Consoli, la santissima trinità Fabi-Gazzè-Silvestri.

Riusciranno i nostri eroi a restare in piedi per ore, facendo cose assurde tipo bere pochissimo per non farsi scappare la pipì e perdere il posto buono di fronte al palco, come si faceva ai bei tempi giuovani del Primo Maggio di piazza San Giovanni? Lo saprete nella prossima puntata di Marinellac'è.