mercoledì 20 aprile 2016

"Arriverà un ciclone e, forse, ci lascerà stare": appuntamenti dal 21 al 25 aprile (Medea permettendo)

Si avvicina a grandi passi uno splendido weekend di svacco lungo per molti lavoratori, visto che il 25 aprile - festa della Liberazione - quest'anno capita di lunedì ma, purtroppo, le previsioni del tempo parlano dell'arrivo del ciclone Medea, tragico nome che speriamo non funesti le tante iniziative all'aperto che in questi giorni popoleranno Roma.
Io, nel dubbio, incrocio le dita e propongo.

Domani, giovedì 21, è il compleanno della nostra città "grande come la bellezza, 'na madre premurosa che te mena e t'accarezza", come recita Alessandro Pieravanti nel finale di "7 vizi capitale" del Piotta e segnalo due iniziative.



La prima coinvolge proprio il simpatico e bravo Alessandro che, con Eric Caldironi - come lui membro del Muro del Canto -, Giulia Anania e Michele Botrugno, parteciperà in un locale al Pigneto, Dar Ciriola (posto che fa panini con nomi tipo "er trucido" :) ad una serata ad ingresso gratuito che festeggia Roma attraverso il ricordo di uno dei suoi figli: Franco Califano.

A me, per una di quelle coincidenze che ti dicono proprio che il caso non esiste perchè prima o poi tutto torna. un parallelismo tra il Califfo e il Muro del Canto era venuto in mente fin dalla prima volta, due anni e mezzo fa, in cui avevo sentito il Muro dal vivo ed ero rimasta folgorata.

In seguito, degli amici mi hanno fatto conoscere un giovane cantautore romano, Emilio Stella, che in una serata ha suonato una bellissima cover di Califano, "Io non piango", canzone che non avevo mai sentito. Quando, ascoltandola, mi son venute le lacrime agli occhi (io piango... e pure forte), ho capito che forse anche a Califano dovevo dare una chance di emozionarmi.


Se la serata califanesca non fa per voi, domani ci sono gli ingressi gratis - credo per tutti, non solo per i residenti a Roma, ma non riesco a trovare info certe a riguardo - in una serie di musei.

Se potete, andate al Museo Intrastevere: di mattina o di pomeriggio, il quartiere ha un fascino più autentico e meno turistico e, fino al 24 aprile, ospita una mostra davvero molto bella e ricca sul romanzo a fumetti in Italia, imperdibile se, come me, fin da bambinetti divoravate Giornalino e Corriere dei Piccoli.



Venerdì 22, Niccolò Fabi, di cui più e più volte ho parlato benissimo in questo blog, alle 18 presenterà alla Feltrinelli di Furio Camillo il suo disco nuovo, che esce proprio in quel giorno e che si intitola "Una somma di piccole cose".
Probabilmente ci sarà davvero tanta gente ma, ricordando con quanta generosità, qualche anno fa, Fabi aveva suonato alla presentazione del suo scorso lavoro alla ei fu Fnac di Porta di Roma, dove aveva dato vita ad un vero e proprio mini-live, io credo che valga assolutamente la pena di esserci.



La sera di venerdì, per chi ja regge, tre opzioni:

  • Giovanni Lindo Ferretti (sempre una garanzia di incontrare un pezzo di storia) @Orion a Ciampino 

  • Ilenia Volpe @Init, in via Stazione Tuscolana. Ilenia ha fatto uscire da poco il suo secondo disco, "Mondo al contrario", che però non ho ancora sentito. a parte il singolo che lo ha annunciato, "Maledetta bellezza", che ha dentro di sè qualcosa di talmente doloroso che mi ha ricordato le canzoni di Mia Martini (tra l'altro, sto leggendo la biografia della Bertè, che nomina la sorella una pagina sì e l'altra pure, quindi sto in fissa). Ho lasciato perdere l'ascolto, per ora, perchè mi faceva star troppo male, racconta un sentimento troppo intenso per me in questo momento, però se avete bisogno di svegliarvi da un periodo "anestetizzato", sicuramente va bene.
  • Lato B @Cae. Definirlo un progetto di cover di Battisti sarebbe, penso, parecchio riduttivo, visto che raggruppa musicisti di livello (uno per tutti: Dario Ciffo, per anni mitico violinista degli Afterhours prima dell'entrata di Rodrigo D'Erasmo). Se il meteo, grande incognita dei prossimi giorni, regge, potrebbe essere una serata davvero piacevole, tanto più perchè è gratis.


Di gratis, alla Città dell'Altra Economia, ci sono pure i concerti dei giorni a seguire, Giancane sabato 23 e l'imperdibile Muro del Canto domenica 24: loro, la dose mensile di live, non ce la fanno mancare, lo sanno che noi appassionati della loro musica e della loro energia andiamo a ròta facilmente :)



Il 25, concerto di 99 Posse e Banda Bassotti al Villagio Globale, con ingresso a sottoscrizione a 6 euro (si vede che l'inflazione galoppa).

Il giorno, i gruppi, il posto: non avessi il calendario davanti, giuro che penserei di essere ancora nel '96.



domenica 10 aprile 2016

Ogni adolescenza coincide con la guerra (che per qualcuno non è mai finita): Tre Allegri Ragazzi Morti @Atlantico (Roma, 9 aprile 2016)

"... e poi si guarda le mani/ora è tutto chiaro/del mondo immaginato qualcosa resterà".


La tournée primaverile che accompagna l'uscita di Inumani, il nuovo disco dei Tre Allegri Ragazzi Morti, è praticamente quasi terminata, manca solo la data a Genova del 23 aprile, ma il mio consiglio, se - come è alquanto probabile - faranno anche delle date estive, è NON PERDETELI.

Alla fine ce l'ho fatta: ho evitato il puttan-tour del ritorno a piedi in zona Colombo e sono andata con un amico macchinato alla data all'Atlantico (ci siamo persi più volte per l'Eur - il navigatore, questo sconosciuto - ma vabbè). Mi sono divertita, tanto. Un pò commossa, pure ("ma se vuoi farlo adesso con qualunque idiota sia, anche se non ti vuol bene, pretendi almeno che ci sia"... APPENA APPENA autobiografico).

Vi dico "Non perdeteli" perchè sono pochi i gruppi che, come loro, hanno vent'anni di carriera alle spalle e, senza giovanilismi vascorossiani, possono vantare un pubblico composto per la gran parte di giovani e giovanissimi (anche se in giro c'erano un sacco di visi più "maturi" :)
Memorabile la scena del ragazzino davanti a noi che, su non ricordo quale pezzo vecchio, ha fatto una chiamata sul cellulare per far sentire la canzone a qualcuno che non era lì con lui. Quando ha alzato in aria il dispaly dell'apparecchio, abbiamo visto che c'era scritto MAMMA ♥

Non perdeteli perchè "Ruggero", pezzo dell'album nuovo di cui vi ho già parlato nel post precedente, è da brividi dal vivo, secondo me destinato ad entrare tra i grandi classici da concerto dei TARM, ed Adriano Viterbini che scoatta alla terza chitarra è favoloso, alla faccia di chi ha scritto che i suoi sono solo inutili barocchismi.
Viterbini, durante il concerto, c'ha pure il pezzone "solo", "Tubi innocenti", che è veramente un piacere per le orecchie affamate di suoni corposi.



Non perdeteli perchè il momento in cui, dopo che Davide Toffolo avrà detto al microfono "La vita è cattiva ma non l'ho inventata io, il concerto è finito", urlerete tutti in coro VAFFANCULO, sarà un rito collettivo liberatorio e nato per prendere e prendersi poco sul serio, che vi farà sentire scemi e felici.


Non perdeteli perchè la forza di quelle canzoni è nella loro freschezza anche quando sono vecchie di anni. Arrivano dritte come una lama, tipo "Il mondo prima" o "Voglio", senza troppi giri di parole, e forse è per questo che piacciono agli adolescenti "anagrafici" e a chi, di quel cuore giovane, un pezzettino ancora lo conserva gelosamente.



venerdì 8 aprile 2016

Mi fai sentire una canzone? Una bella...

Venerdì solitario ma non triste, ad aggiornare questo blog che da un mese non riceve cure, mentre in tv, su Rai 5, mi scorrono vicine le immagini di "20.000 days on Earth", il film dedicato a Nick Cave che avevo visto un anno e mezzo fa in un cinema a Milano.

Piccoli aggiornamenti al volo: ci sono molti interessanti concerti in programma per i mesi a venire (si vede che è arrivata la bella stagione) ma l'unico per il quale ho preso il biglietto in prevendita (son posti numerati, quindi ha un senso anche se mancano quattro mesi) è STAZIONI LUNARI, un fantastico mischione che vedrà sullo stesso palco, il 12 luglio, Carmen Consoli, Max Gazzè, Brunori SAS e gli ex CSI Canali, Maroccolo, Magnelli e Zamboni, accompagnati dalla grazia di Ginevra Di Marco.



Vi informo che la Cavea dell'Auditorium Parco della Musica, location dell'evento, ha SOSPESO qualsiasi forma di sconto  (tesserati Arci, Bibliocard e altro) al botteghino, quindi se andate fino lì, come ho fatto io, vi sarete giusto fatti una passeggiata. Al limite, se andate entro il primo maggio, vi vedrete gratis la mostra fotografica PANTONECROPOLIS, che, tra gusto del macabro e genialità, indaga il rapporto tra città e cimiteri (avoja ad arrivà le belle giornate, un certo gusto per il dark side mi resta sempre).

Cimitero monumentale di Milano

Un evento che attendo con molta curiosità è l'uscita dell'album nuovo degli AFTERHOURS, il 10 giugno, a cui seguirà un tour che tocca Roma, precisamente Capannelle, il 19 luglio (lì non credo serva prendere il biglietto in prevendita perchè lo spazio è davvero immenso).

Considerato che li davo per spacciati da un pezzo, specie dopo l'uscita dal gruppo di Prette e Ciccarelli, è ovvio che il mio interesse sia alto, anche se aver letto (fonte Rockol) che il disco esce per l'etichetta Universal - una major, precisamente la stessa per cui era uscita quella gran cagat gran brutta cosa (ma alla quale io voglio tanto bene) de "I milanesi ammazzano il sabato" - mi lascia non poco perplessa, specie dopo le mille menate  su quanto fosse bello essere liberi e indipendenti dalle case discografiche brutte e cattive che l'Agnello aveva sparso nelle interviste rilasciate all'uscita di "Padania".
Che dire... speriamo che non vinca quella valigetta che lo tiene ben legato alla realtà.


In realtà, mentre aspettiamo la novità afteriana, altri album allietano o stanno per allietare la nostra primavera.

Uno è INUMANI dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, che domani suonano all'Atlantico, un cacchio di posto dove, se non hai la macchina, ti devi fare il ritorno verso il bus più vicino camminando per un chilometro e mezzo tra le mignotte che popolano la Colombo di notte. Per carità, sempre meglio che una giornata in Parlamento, ma da sola non penso sia il massimo quindi, se non trovo un passaggio, soprassiederò. Peccato perchè il disco è BELLISSIMO o, per lo meno, a me è piaciuto un sacco, meno di "Nel giardino dei fantasmi" ma comunque tantissimo. Due perle, tra tutte: "Libera", il pezzo col testo scritto da Vasco Brondi, che quando dice "e adesso mi perdono per la distanza e la paura, per la mia clinica dell'abbandono" sembra Tondelli cento per cento, e, soprattutto, "Ruggero". Chi dice che i TARM hanno fatto un disco pop non ha sentito "Ruggero", con quel testo tra forza e malinconia, quell'intro alla Pixies e quelle chitarre che sembrano il caricatore di un mitra.


Un altro disco che uscirà tra poco, precisamente il 22 aprile (data in cui ci sarà un bel concertino di presentazione alla Feltrinelli di via Appia) è UNA SOMMA DI PICCOLE COSE di NICCOLO' FABI, che ha già pubblicato tre pezzi, uno più bello dell'altro, da questo nuovo lavoro.

Niccolò Fabi mi affascina davvero molto, è un artista che riesce ad essere fortissimo nella sua estrema delicatezza.


Mi viene in mente che se Nick Cave - che ha perso un figlio l'anno scorso come a Niccolò successe, seppur in circostanze totalmente diverse, qualche anno fa - riuscisse a trasformare quel dolore atroce in creatività come ha fatto Fabi, tirerebbe fuori dei capolavori totali.

Del resto, sto ascoltando ora nel film la voce di Cave (purtroppo doppiata) dire: "Tutti i nostri giorni sono contati. Non possiamo permetterci di essere inattivi. Agire su una cattiva idea è meglio che non agire per niente perchè anche la peggiore delle idee non emerge con chiarezza finchè non la sviluppi" e ho i brividi.


L'ultimo album che aspetto è CANZONI DELLA CUPA di VINICIO CAPOSSELA, rimandato a maggio per i problemi alle corde vocali che Vinicio ha avuto all'inizio di quest'anno.
Capossela è da sempre, per me, ricordo di emozioni e di follie "buone" cioè non dannose o distruttive ma creatrici di ricordi felici. La sua "Il pumminale", canzone che sarà nel nuovo disco e che lui aveva proposto in anteprima nel concerto del 21 dicembre scorso al Teatro dell'Opera, ha un video sospeso tra sogno e realtà, come quel theremin che porta alla mente fantasmi e mistero.
Spero di rivederlo presto dal vivo: la follia buona chiede di nuovo di uscire "nella luce di luna".