venerdì 23 febbraio 2018

"Avete dieci secondi per cercarvi SEMINALE su Google": l'incredibile debutto di "Ossigeno" su Rai 3

E bravo Manuel Agnelli!

Il mio è un elogio senza "se" e senza "ma" e nasce dalla visione, recuperata attraverso lo streaming su Rai Play, della prima puntata di "Ossigeno", il suo programma andato in onda ieri sera in seconda serata su Rai 3.

Sulla sua partecipazione ad X-Factor come giudice, io ho avuto ed ho molte perplessità, nel senso che tutta 'sta rivoluzione che si riprometteva di fare io non l'ho vista (anche se sicuramente il suo gruppo andato in finale, i Maneskin, ha fatto per lo meno ampiamente parlare di sé)... "Ossigeno", però, è un'altra cosa ed è BELLO e UTILE, inutile girarci intorno, e cercherò di argomentare la mia opinione e, magari, di farvi venire voglia di vederlo e di parlarne.

La sua visione mi ha lasciato ENTUSIASTA, a partire dalla location, l'ex Lanificio di Pietralata, che coi tappeti sotto gli strumenti musicali - memoria di quei bellissimi live unplugged degli anni '90 su Mtv - le luci calde e gli alberi spogli che si intravedono dalle grandi vetrate, mi è sembrato ancor più bello di come lo ricordo dall'ultima volta in cui ci sono stata.



Ad affiancare come musicista il padrone di casa c'è Rodrigo D'Erasmo, che mi è sembrato estremamente a suo agio e anche divertito, per esempio in certi sguardi che si lanciava con Joan Wasser - Joan as Police Woman - una degli ospiti della puntata insieme a Claudio Santamaria, Paolo Giordano e Ghemon.

La band che suona coi musicisti ospiti è tutta italiana, potremmo dire anche romana visto che per 3/4 sono musicisti che gravitano nella scena dell'Angelo Mai (Daniele Fiaschi alla chitarra, Gabriele Lazzarotti al basso - con una fantastica maglietta dei Bauhaus, tra l'altro - e Andrea Pesce alle tastiere). Non conoscevo il batterista, che si chiama Alessandro Commisso, ed ho scoperto che è un giovanissimo calabrese classe 1990.

Ed ecco che arriviamo ad uno degli effetti POSITIVI di "Ossigeno", uno dei motivi che me lo hanno fatto definire "utile": ti fa venire voglia di scoprire, di cercare, di approfondire e, secondo me, questo è bellissimo e necessario, sempre ma specialmente in tempi in cui molta gente si crea una cultura se va bene su wikipedia e, sennò, su una serie di siti monnezza dalle fonti non verificabili.

Mi è piaciuta moltissimo l'intervista a Santamaria, anche se, in realtà, si trattava più di un bel dialogo tra due persone che si conoscono, e ancor di più quella a Ghemon, uno che ero convinta facesse rap e, invece, il pezzo che ha cantato, "Il temporale", somiglia un po' più al soul, come ha detto l'Agnellone.
E' stato coraggioso, Ghemon, perché ha parlato della sua depressione passata, descrivendo con poche ma efficaci parole il buco nero in cui sprofonda chi ne è affetto, e raccontando un episodio molto toccante che lo ha portato a pensare che la musica può essere tante cose, tra cui aiuto e condivisione.

Questo concetto è stato ampiamente ribadito da Agnelli, un conduttore molto efficace, al centro della scena ma senza rubarla ai suoi ospiti. E' partito declamando come in una messa laica le parole di "Io so chi sono", un pezzo dell'album "Padania", e già da lì si è capito che questo programma NON E' e NON SARA' come tutti gli altri,

Aspetto con molta gioia le prossime quattro puntate (saranno cinque in tutto, sempre di giovedì sera o, appunto, in streaming), sapendo che tra i vari ospiti ci sarà il mio amato Vasco Brondi e sognando che, magari, il tutto si chiuda con gli Afterhours nella formazione attuale al completo a suonare "Ossigeno", una partenza e un arrivo.


Ora corro, però: a via Asiago suonano dal vivo i Gizmodrome, un supergruppo di musicisti formatosi da pochissimo ma che promette meraviglie dal vivo. Come li conosco? Non li avevo mai sentiti nomnare ma poi ho letto che saranno ospiti di Agnelli nelle prossime puntate e mi è venuta voglia di sentirli... ecco, per me QUESTO E' OSSIGENO!