sabato 24 agosto 2013

Non solo musica: libri che fanno compagnia

E' stata un'estate sorprendentemente ricca di belle letture, per me, e mi fa piacere condividere qualche idea con chi passerà di qui, pur sapendo che, chiaramente, i gusti son personali e ciò che a me può sembrare splendido per qualcuno sarà teriBBile (e viceversa)!!!

De "L'OPERA STRUGGENTE DI UN FORMIDABILE GENIO" di Dave Eggers avevo già parlato con entusiasmo in un post precedente. Sottolineo che ciò che mi è piaciuto di più in quest'opera è la maniera in cui il protagonista dà voce ai suoi pensieri... avete presente quando si fantastica e quando, nei film, si vede il protagonista che, con una dissolvenza, si ritrova in una situazione che poi si scopre essere solo nella sua mente? Secondo me, Eggers sa descrivere scene di questo tipo in maniera magnifica! La storia ha molti momenti tristi ma l'autore riesce sempre a cogliere il lato comico o grottesco di ogni situazione, pur senza diventare mai FEROCE ed io apprezzo l'ironia quando sa evitare di trasformarsi in crudeltà.



Adesso sto leggendo "TUTTA UN'ALTRA MUSICA" di Nick Hornby. Sono a poco più di un terzo del libro... imperdibile, secondo me, per chi ha amato "ALTA FEDELTA'", è uno di quei libri che ti fanno venire voglia di riprenderlo in mano ogni volta che ce n'è il tempo, con lo stesso piacere con cui si telefona ad un amico con cui c'è vero feeling.
Consigliatissimo a quelli che prendono troppo sul serio se stessi e le loro passioni, io per prima.



Prima di questo, avevo letto "DANCE DANCE DANCE" di Murakami Haruki. Come mi aveva detto un'amica che l'aveva già letto (ciao Vale :), meno suggestivo di "TOKYO BLUES, NORVEGIAN WOOD" ma comunque bello, nelle sue atmosfere oniriche.

Un periodo mi ha colpito più di tutti e voglio trascriverlo qui a mò di MANTRA per l'autunno imminente:

"- Come ti ho già spiegato, io farò di tutto per collegarti, - disse l'uomo-pecora - ma questo da solo non basta. Anche tu devi fare la tua parte. Non puoi startene seduto a pensare. Se no non arriverai a niente. Capisci?
- Capisco, - dissi - ma cosa devo fare, allora?
         - Danzare, - rispose - continuare a danzare, finchè ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? Devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non devi chiederti perchè. Non devi  pensare a cosa significa. Il significato non importa, non c'entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i tuoi piedi si bloccheranno. E una volta che si saranno bloccati, io non potrò più fare niente per te. Tutti i tuoi collegamenti finiranno per sempre. E tu potrai vivere solo in questo mondo. Ne sarai progressivamente risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che fai può sembrati stupido, non pensarci. Un passo dopo l'altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco. Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra tutto sbagliato. Per questo i tuoi piedi si bloccano.

      Alzai gli occhi e guardai la sua ombra sul muro.

       - Danzare è la tua unica possibilità, - continuò - Devi danzare, e danzare bene. Tanto bene da lasciare tutti a bocca aperta. Se lo fai, forse anch'io potrò darti una mano. Finchè c'è musica, devi danzare!"


Giuro che a riscriverlo mi stavo commuovendo.

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