giovedì 9 ottobre 2014

A te.

A te che mi hai portato per la prima volta a vedere le lucciole in un prato di sera.

A te che amavi il mare ma non la sabbia.

A te che mi avevi fatto partecipare all'esperimento su cui si basava la tua tesi di laurea, solo per fotografarmi e mettermi dentro il tuo 110 e lode a cui io non sarei mai arrivata.

A te che hai condiviso con me 7 anni incredibili e normalissimi.

A te da cui mi devo separare per la seconda volta e questa volta è in ogni senso terreno.

Ieri son tornata a casa dal lavoro e ho acceso una candela ascoltando "Ho la testa" della Bandabardò perchè era la canzone che mi ha sempre fatto pensare a te col sorriso. E' stato il mio modo per salutarti, visto che quando lo hanno fatto gli altri che ti hanno conosciuto, io non sapevo nulla.

Oggi ho aperto per la prima volta dopo tanti anni una delle scatole in cui ho messo i miei ricordi del tempo che ho passato insieme a te.  Era pienissima, ne abbiamo fatte di cose...

Mi hai fatto tanto male ma sarebbe stato peggio se non ti avessi mai conosciuto.

Se mi lasci, non ti cancello.




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