martedì 7 giugno 2016

In ferie per FARE TARDI e RACCONTARE: come è andata ieri al Maxxi con Agnelli e D'Erasmo (Rep.Idee, 6 giugno 2016)

Tra le persone che lavorano negli uffici, al finire di ogni estate, c'è sempre il tale che dice: "Ah no, io l'anno prossimo le ferie me le prendo a giugno e ad agosto lavoro, tanto ad agosto non si fa un cazz si lavora molto meno".

Molti lo dicono, io quest'anno l'ho fatto davvero: mi passerò tutto agosto in città a lavuràr (amici lontani che leggete il blog, venitemi a trovare :) e mi sono messa in ferie in questo periodo.

Scelta STRATEGICA, altrimenti avrei avuto SERIE difficoltà a partecipare ieri sera all'incontro-intervista-mini concerto con MANUEL AGNELLI e RODRIGO D'ERASMO degli Afterhours, che si sono allegramente intrattenuti con 150 temerari fan avventuratisi fino al museo Maxxi alle undici di un lunedì sera solo per loro!!!




Pensavo di andar sola e di tornarmene, sempre sola, di notte, in una rocambolesca avventura verso la via di casa, sospesa tra il desiderio di chiamare un taxi - come farebbe qualsiasi persona normale - e la voglia di mostrare il braccino corto e farmi millemila chilometri a piedi fino al primo bus notturno disponibile. Invece non solo non ero sola ma ho conosciuto una simpatica ragazza (ciao Valeria!) che mi ha gentilmente mandato le foto che vedete in questo post ed ho pure rimediato un passaggio da persone che non immaginavo di incontrare (grazie Lucilla e David).

Passato il momento "ciao mamma, ringrazio il mio pubblico", vi dico in breve che l'incontro è durato circa un'ora e venti, tra intervista e live.

Sparo al volo un paio di critiche alla Carla & Enzo, raccontando che l'Agnello indossava un'inguardabile camicia nera TRASPARENTE, a mò di rockstar glam anni '70, con solo la pettorina non di velo, e che D'Erasmo sembra aver ceduto al fascino (?) della tinta per capelli, che sugli uomini - pure i più i fighi (e D'Erasmo si difende bene) - fa subito l'effetto Gianni Morandi.

L'intervista, dal tema "Perchè il rock deve essere pericoloso", era condotta dal giornalista Luca Valtorta: è stata interessante e ha toccato vari temi, anche se, quando hanno parlato della storia di X-Factor (ormai lo sa pure mia madre che l'Agnellone sarà tra i giudici dell'edizione in onda su Sky da settembre), sono state ribadite una serie di posizioni che continuo a trovare non condivisibili su quali siano gli strumenti per portare al grande pubblico bellezza, cultura e lotta alla banalità.



Trovate una serie di estratti video della serata sulla pagina fb di La Repubblica XL.

Quello che non troverete, credo (non ho visto proprio TUTTI TUTTI i filmati), è il sorriso sornione dell'Agnello mentre raccontava che, secondo lui, scendere dal palco e prendere a mazzate uno che ti insulta è un segno di rispetto (e lui ha avuto un periodo in cui, di questi segni di rispetto, ne ha elargiti parecchi :) o di quando ha riportato l'episodio di un vecchio concerto, ai tempi dell'uscita di "Non è per sempre", quando terminavano il set con lui che si buttava dal palco di spalle in stage diving cantando Posso avere il tuo deserto, ed una tipa del pubblico, trovandoselo a lato, gli tirò giù la lampo del PANTALONE DI PELLE (madonna, il boschetto della mia fantasia in quel momento...) estraendo il pacco-dono con fare aggressivo. Lui se ne liberò con una gomitata, decidendo di non fare mai più stage diving e privando una buona parte della popolazione femminile - e anche una fetta di quella maschile - di un momento che poteva essere PARECCHIO interessante.

Messi da parte momenti scherzosi e non, il set musicale è stato BELLISSIMO, potente e intenso, a riconferma che ci sono pezzi che puoi sentire 365.000 volte ma che continuerai a trovare sempre stupendi, perché fanno parte della storia della tua vita.

Personalmente, la decisione di Agnelli e D'Erasmo di suonare una versione da lacrime di "Pelle" seguita subito dopo da "Non voglio ritrovare il tuo nome", mi ha fatto ripensare a come davvero, nella vita, certe volte è così EVIDENTE che il caso non esiste, visto che  questi due pezzi sono la colonna sonora PERFETTA di alcune vicende degli ultimi sei mesi della mia vita.

Tra vecchie perle, come una "Male di miele" forte come se la suonassero in dieci anziché in due, hanno trovato spazio anche tre pezzi del nuovissimo "Folfiri o Folfox", che esce questo venerdì.



Appuntamento per tutti i fan mercoledì prossimo, 15 giugno, alle 18, per lo showcase di presentazione del disco alla Feltrinelli di via Appia, e sulle pagine virtuali di Shiver Webzine, per la quale ho il piacere e l'onore di recensire questo lavoro di cui leggerete a breve le mie impressioni.


Set list:

  1. Ti cambia il sapore
  2. Male di miele
  3. L'odore della giacca di mio padre
  4. Pelle
  5. Non voglio ritrovare il tuo nome
  6. Padania
  7. Bye bye Bombay

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