martedì 5 novembre 2019

Di cinema e altre amenità.

Torno a scrivere dopo tantissimo tempo perché stasera mi è successa una cosa che non mi era mai capitata nella vita: sono arrivata in ritardo al cinema e non sono potuta entrare. Considerato quanto ADORO andare al cinema e che avevo pure un ingresso gratis vinto con un contest, potete immaginare quanto mi rode. Mi ero accorta di essere in ritardo ma mi son detta: "Vabbè, ci provo, son pochi minuti, chiedo di farmi un biglietto per un posto laterale e non dò fastidio a nessuno... e poi è martedì e piove, chi cacchio ci va al cinema di martedì?". Non avevo calcolato che il cinema era in Prati e c'era una fila che lèvate proprio: evidentemente a Prati TUTTI I GIORNI sono giorni buoni per andare al cinema. Posti zero, diceva il monitor all'ingresso: ho alzato i tacchi e me ne son tornata a casa con la metro, ché tanto a Prati manco pioveva.
Ho pensato "Come la faccio la limonata con 'sto bel limone di stasera?". Ci scrivo su, a proposito del cinema, a proposito del fatto che nel weekend ho visto uno di quei film che restano indimenticabili e che, nel mese di novembre, son previste un paio di uscite che, per gli appassionati, potrebbero rivelarsi davvero interessanti.
Il film indimenticabile visto nello scorso fine settimana è il super discusso JOKER interpretato da Joaquin Phoenix, un capolavoro anche se si pensa al fatto che il regista che lo ha diretto non ha nel suo curriculum film così favolosi, stando alla biografia su wikipedia.
Il film è geniale nell'interpretazione, nell'ambientazione, nella colonna sonora. Impossibile non pensare allo stato in cui versa Roma quando si apre la prima scena. Qui non siamo a Gotham City ma neanche ce la passiamo molto meglio.


Non faccio spoiler ma dico solo che il film, con una naturalezza INFINITA, mostra un rovesciamento di ruoli per cui si capisce che il "cattivo" non nasce cattivo e il buono, incarnato dalla figura di Thomas Wayne, padre del futuro Batman, non è quel filantropo che vuole far credere quanto, piuttosto, uno di quei ricchi che si sono coltivati anche con la cultura (due delle scene che lo vedono protagonista sono ambientate dentro e fuori da un cinema) ma che considerano gli altri, in particolare il popolo che protesta, feccia, pagliacci... joker, appunto. A volte al male non c'è spiegazione ma a volte, dietro di esso, si nasconde una storia senza gentilezza, senza sorrisi, senza soldi, senza aiuti, senza medicine perché lo Stato ti taglia i fondi per l'assistenza pubblica.

A proposito, un piccolo spoiler lo faccio, quello di una scena che mi è rimasta particolarmente impressa: la "social worker" con cui Arthur Fleck, prima di trasformarsi in Joker, va a colloquio e che si occupa di procurargli in dosi corrette i farmaci che lui prende per i suoi disturbi mentali, ad un certo punto gli dice: "Arthur, da questo momento non ci vedremo più, il servizio chiude" e lui, sebbene avesse già manifestato l'idea che questi incontri non fossero poi così risolutivi per i suoi problemi, le dice disperato: "E ora con chi parlerò? Chi mi darà le medicine?". La risposta è: "Arthur, a questo sistema non importa niente di quelli come te e, diciamoci la verità, neanche di quelli come me". Ecco, questo potrebbe essere un qualsiasi momento in cui allo sportello Asl in cui lavoro mi trovo costretta a dire ad un paziente che viene a prenotare che la prima ecografia sul territorio è a maggio 2020. Nella risata fuori contesto del Joker, che esplode nei momenti più disparati, io riconoscevo la tosse da reflusso che mi perseguita a periodi alterni ormai da almeno due anni... diventerò una pericolosa criminale? Non credo ma sicuramente c'è qualcosa che i nostri sintomi ci segnalano nelle nostre vite piene di ferite da ripulire e ricucire prima che si infettino.

Fine dello spoiler, passo alla parte PROPOSITIVA, sennò questo post non ha senso di esistere.

In questo mese di novembre, sono previste due uscite al cinema per due eventi che, quasi certamente, saranno solo per amatori ma che potrebbero davvero rivelarsi molto belli. La prima è il film SPIRIT, in sala giovedì 21 e venerdì 22, girato a Berlino da Anton Corbijn, il genio che sta dietro a tantissimi video stupendi (basti pensare a Heart-shaped Box dei Nirvana) e a Control, il film sui Joy Division e Ian Curtis uscito ormai 12 anni fa. In questo nuovo film, Corbijn segue i DEPECHE MODE, uno dei gruppi con cui più spesso ha lavorato, in una delle città che li ama di più, Berlino, ma non si limita a filmare il loro concerto: accompagna le immagini sul palco col racconto delle vite di alcuni fan e di come la musica dei Depeche Mode ha cambiato la loro vita.


Altra pellicola di racconto in uscita, nelle sale da lunedì 25 a mercoledì 27, è FRIDA... di chi parlerà, secondo voi?
Anche questo è uno di quegli eventi Nexo Digital che vanno in poche sale e costano un botto ma, spesso, sono di altissima qualità, vedi "Caravaggio, anima e sangue" o il concerto di Nick Cave a Copenhagen nello scorso tour.


Per quelli che si stanno chiedendo "Ma come, non ci dai nemmeno un suggerimento musicale?", dico che questo mese non ha in programma tantissimo per i miei gusti. Sono in dubbio se andare a sentire per la milionesima volta Manuel Agnelli - purtroppo senza Afterhours -  che questa volta suona lunedì 18 all'Auditorium Conciliazione, luogo che, secondo me, non offre uno spettacolo all'altezza dei suoi prezzi non certo popolari, specie negli ordini di posto più pòracci. Tra l'altro, e lo dico col massimo dell'affetto e del rispetto possibili, o Agnelli si rinnova seriamente in questa sua avventura solista o è meglio che ci vediamo solo da Germi, luogo splendido dove spero di tornare a farmi fare un cocktail con la rosa dentro il più presto possibile.
Per rimanere in tema Afterhours, che c'ho in corso un'astinenza da live pazzesca (che, tra l'altro, chissà per quanto tempo si protrarrà), Rodrigo D'Erasmo, il loro violinista nonché accompagnatore dell'Agnellone anche in questo secondo tour in solo, domenica prossima, 10 novembre, si esibirà con Roberto Angelini portando in scena lo spettacolo "Way to Blue" dedicato alla musica di Nick Drake. Lo vidi tempo fa all'Angelo Mai e fu assolutamente incantevole.
In questa circostanza, i due suoneranno in un posto che pare sia davvero magnifico, la chiesa sconsacrata di Sant'Oliva, e in un orario MITICO: le 18... peccato che il posto sia fuori Roma. Ce la farò a raggiungerlo (ma soprattutto a tornare a casa) coi mezzi di domenica? O riuscirò a coinvolgere qualche amico sufficientemente pazzo e curioso, nonché dotato di macchina? La risposta alla prossima puntata.


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