giovedì 28 febbraio 2013

Una letterina

Cara Marinella,
nascesti, nelle vesti leggere di Marinellac'è, un anno e un giorno fa.

Era un periodo difficile, in cui avevi molto tempo libero a disposizione - tuo malgrado - e, forte degli incoraggiamenti degli amici che dicevano che avevi un "talento" per cercare e proporre iniziative correlate al tuo vero grande amore, la Musica, avevi pensato di rendere "creativo" quell'ozio forzato.
L'ozio un mese fa è finito, dal punto di vista lavorativo sei tornata indietro di 3 anni, in una mansione brutta e pure sottopagata, visto che il posto dove lavori ha deliberato di ridurre gli stipendi per far fronte alla (sua) crisi.
Il tempo non c'è, i soldi neanche, sei frizzante come una bottiglia d'acqua Vitasnella ed è un mese che proponi concerti (pochi) a cui poi neanche vai, perchè ti manca in primis la voglia, oltre che il tempo e i soldi suddetti (e, certe volte, pure la compagnia).

Cari dieci lettori di questo blog, non mi sento più molto credibile nei panni di quella che "Sìììì, dai, che bello, andiamo!!!", per questo mi sembra onesto e doveroso, nei confronti di me stessa e vostri, dare una pausa a questo spazio.

Magari, tra una settimana già m'è tornato il desiderio di comunicare con voi il mio entusiasmo per le tante iniziative belle che Roma offre in campo musicale. Ora, però, non è aria. Ora vorrei solo qualcuno che mi dicesse, come Battiato in Povera Patria, "Sì che cambierà, vedrai che cambierà...".


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