martedì 14 gennaio 2014

Niccolò Fabi e l'Orchestra Operaia al Lian Club.

Un pò di considerazioni sulla serata di ieri al Lian Club, visto che ho avuto la possibilità di poter partecipare (e persino un inaspettato passaggio in macchina per il ritorno... grazie infinite ad Alessandro... ti devo ALMENO un'ora e mezzo di sonno in più per i due notturni che mi hai evitato di prendere :)

In ordine sparso:

  • Il posto, un barcone ormeggiato lungo il Tevere, è bellissimo, sembra di stare su un set cinematografico ed invece è realtà!!! Davvero suggestivo ed è anche facile da raggiungere coi mezzi (almeno all'andata)
  • Se vi volete godere il concerto, mettetevi vicini al punto in cui suonano, sennò non vedrete nulla perchè non c'è un vero e proprio palco, quindi se vi capita lo stampellone davanti è LA FINE. Stando davanti, avrete un'ottima visuale e i tanti - pessimi - che hanno l'abitudine di parlare mentre gli artisti suonano non vi romperanno i cogl disturberanno
  • L'Orchestra Operaia è brava ma il jazz, che mi è sembrato fosse il principale ispiratore delle loro composizioni, continua ad essere un genere che non riesco ad apprezzare appieno 
  • L'iniziativa è lodevole e il posto, come dicevo, stupendo ma equilibrare la proposta dell'Orchestra, che ha suonato 7 suoi pezzi in apertura, con il numero di brani dell'ospite sarebbe stato gradito. E' vero che io, entrando, ho parlato con degli amici del direttore dell'Orchestra, che non sapevano suonasse Niccolò Fabi (io, dal canto mio, non sapevo assolutamente chi fosse il direttore ;) però è pure vero che, dei tantissimi presenti (faceva un caldo ASSURDO), molti penso fossero lì per Fabi e vederlo suonare solo QUATTRO pezzi è stata un pò una delusione, anche se gli arrangiamenti erano superbi, specialmente quello di "Ecco", con l'Orchestra diretta da un giovane emozionatissimo :)
  • I pezzi (apertura con una versione solo strumentale di "Ostinatamente" e chiusura con Petra Magoni, che ha cantato "Come together" con Niccolò ai cori):
  1. Mimosa
  2. Oriente
  3. Ecco
  4. Vento d'estate


Niccolò Fabi continua a confermarsi, per me, una persona che ha tanto da dire e da dare, sia come artista che come essere umano, e le sue canzoni, che ho il piacere di aver scoperto DAVVERO solo da pochi anni, sono dei gioielli di verità (ascoltare il testo di "Mimosa" per credere).


Mimosa
Il silenzio imbarazzato
di chi sa di non tornare
la lasciò senza parole.
Della porta che si chiuse
non sentì neanche il rumore
tanto forte era il suono del suo rancore.
Per guardarsi nello specchio
mise l'abito migliore
perchè fosse più elegante il suo dolore.
Da quello che le ha sputato addosso
perchè non ha detto
perchè non ha fatto
ora si sente soffocare.
Quando si comincia a recriminare
è il momento in cui si sta per sparire.
Mimosa
bella
riposa
che il sogno
ti dona.
Così penso al loro primo incontro
alla magia di quell'incanto
alla sua gioia elementare
alle grida di piacere
soffocate dal cuscino
quando un gesto primitivo
si fa divino
e a quella esaltazione del presente
di un amore che ancora non ti ha chiesto niente
niente da sacrificare
Poi del lasciarsi il solito rituale
dove ogni uomo diventa così banale.
Mimosa
bella
riposa
che il sogno
ti dona.

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