lunedì 15 aprile 2013

O è un cerchio che si chiude (ovvero di come Antony Hegarty diventò Niccolò Fabi)

Un anno fa, di questi tempi, la mia prima identità di Marinella compì gli anni.

Alcuni amici, conoscendo la mia passione per i live, mi regalarono una carta prepagata da 50 euro da spendere entro un anno presso l'Auditorium Parco della Musica.

Passata la possibilità di giocarmela, per scrupoli tra il morale e la pippa mentale, usandola per vedere Morrissey l'anno scorso a luglio ("Eh ma spendere 50 euro minimo per uno che poi, se gli gira storto, fa appena appena lo sforzo di salire sul palco", questo era il mio ragionamento... poi ho visto i filmati e me sò magnata le mani ma vabbè), ho poi speso, il mese scorso, 30 euro della card per prendere il biglietto per vedere Capossela il 25 aprile.

Restavano 20 euro: indecisa su cosa farne perchè nulla delle proposte dell'Auditorium mi convinceva veramente, quando hanno annunciato che, il primo luglio, avrebbe suonato Antony Hegarty di Antony & the Johnsons non ho avuto dubbi.

Il suo "I am a bird now", comprato alla fine del 2005 sulla fiducia, quando solo le riviste e i siti specializzati ne parlavano, è uno dei miei dischi preferiti. Lo metto alla pari con Grace di Jeff Buckley per quello che significa per me, e chi mi conosce sa quanto valore abbia questo.





I biglietti per Antony vanno da un minimo di 40 a un massimo di 60 euro: mi dico che, mettendo 20 euro di differenza, posso farcela, anche se le mie finanze, mai troppo pingui, piangono di brutto da gennaio, quando ci siamo autoridotti gli stipendi già da fame pur di continuare a lavorare.

SORPRESONA demmerd bruttissima: la ragazza del botteghino mi dice che la card NON PREVEDE AGGIUNTE IN CONTANTI, cioè o compro un biglietto per uno spettacolo da 20 euro  (o meno) o m'attacco e perdo i soldi.

Ecco, io VI SFIDO a leggere il regolamento della gift card e a trovare 'sta regola.

Vabbè, ecco che, nell'impossibilità (oltre che nella follia) di spendere 40 euro buttandone 20 già pagati, Antony diventa Niccolò Fabi (che in tribuna laterale costa 20 euro) e bònanotte... però che rosicata -..-




mercoledì 10 aprile 2013

"E' vero, principe, che una volta avete detto che il mondo verrà salvato dalla bellezza?"

... e dopo le notizie che a dire di merda gli fai un complimento, dopo la febbre, la continuazione della febbre, la ricaduta della febbre, il rash cutaneo da antibiotici, la paura d'intossicarsi di medicinali (che non riuscivo a combattere neanche pensando: "Beh, almeno potrei fare una fine da rockstar -..-"), ieri sono tornata alla mia vita e, nella posta, ho trovato QUESTA:



Hugo Race è stato il primo artista che ho recensito per Shiver webzine.

Ho scritto millemila ingenuità, forse pure un pò imbarazzanti, però quel disco mi piacque proprio, esattamente come mi è piaciuto ieri sera fare la pazzia di andare al Sinister Noise quando, 24 ore prima, ero a letto con la febbre.

Tutto quello che è successo in questi giorni mi ha lasciato un incredibile desiderio di BELLEZZA e di VITA e condividere due cose belle con chi passa di qui mi sembra doveroso.

La prima è una poesia di un altro artista che, se avessi avuto il dono dell'ubiquità, mi sarebbe piaciuto vedere ieri all'Angelo Mai: Vincenzo Cinaski Costantino, che avevo conosciuto per il libro In Clandestinità, che aveva scritto con Capossela.

La seconda è uno spot per Vodafone Uk che mostra come anche la pubblicità possa generare poesia. Se non vi commuove, forse non avete mai desiderato che qualcosa, nella vostra vita, fosse "PER SEMPRE" ... ma io non ci credo: un "per sempre", a cui abbiamo creduto ma che non era per sempre, fosse anche il fidanzatino delle elementari ma ce l'abbiamo tutti.



Ognuno ha le sue prigioni
Ognuno ci convive

Ma quando le pareti cominciano a restringersi
le facce diventano anonime
Quando lo specchio comincia a darti del tu

Quando i marciapiedi ti provocano vertigini
e la strada sembra il tuo tappeto rosso
Metti insieme il tuo bagaglio

Riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e da vivere
Riempilo di emozioni

illusioni d'epoca, domande e risposte
TROVATI UN AMICO E COMINCIA LA CONDIVISIONE
Vai a caso
lascia le tue lacrime sul cuscino
incontrati con la vita
scontrati con il dolore
ruba l'amore
Non avere una meta ma cento
prova a ritornare
il ritorno dà senso al viaggio

Pensa a Polifemo e alla sua solitudine
rispetta la solitudine altrui

Gira intorno al mondo
non girare con lui

Affrancati da te stesso e dall'attesa
PER AMARE LA VITA BISOGNA TRADIRE LE ASPETTATIVE
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero
Il sapore della libertà è la paura
SOLO CHI HA PAURA DELLA LIBERTA' HA IL CORAGGIO DI INSEGUIRLA

Vincenzo Cinaski Costantino




venerdì 5 aprile 2013

Un dolore atroce

Volevo scrivere qualcosa degli appuntamenti del weekend, ieri sera, ma mi è arrivata, da una persona per me meravigliosa e speciale, una notizia di quelle che mai mai mai vorremmo avere.

Lei e la sua famiglia stanno vivendo un dolore improvviso e pazzesco.

Niccolò la potrebbe abbracciare, e capire, meglio di chiunque altro.


"Attesa e inaspettata
arriva la seconda vita
in quell'istante in cui si taglia il velo
e sei dall'altra parte
Non sei preparato mai abbastanza
ma sei pronto da sempre..."