martedì 1 ottobre 2013

Portatori di bellezza

Erano giorni che mi girava in testa questo post.

Per uscire ha dovuto superare gli scazzi auto e etero-inflitti di cui mi popolo la vita, tipo la delusione di esser rimasta a casa sabato sera, perchè io volevo vedere Silvestri ma serviva la macchina per tornare da Aprilia ed eravamo divisi in chi voleva andare ma non aveva la macchina e chi aveva la macchina ma non voleva andare.
Una perfetta metafora di alcune situazioni della vita.

Poi, però, ho pensato che ci sono state tante cose belle, in questi giorni, ed era veramente un peccato tenermele per me o solo per quelli che m'han chiesto direttamente "Come è andata?" e allora... ecco chi sono i PORTATORI DI BELLEZZA di questi giorni (tra l'altro, tutti eventi gratuiti, a riprova che la bellezza davvero non ha prezzo ma non nel senso in cui spesso si usa questa espressione per giustificare spese assurde).

Portatori di bellezza son stati tutti coloro che han preso parte all'evento "TIBURTINO III, SECONDO A NESSUNO", in un parchetto della periferia di Roma, servito dalla metro ma pur sempre lontano anni luce dai classici luoghi dove solitamente si tengono i concerti di cui si parla.



Non c'era tantissima gente (però c'era Dente in mezzo al pubblico :) e un pò mi è dispiaciuto, perchè ho partecipato a serate molto meno belle ma più pubblicizzate dove c'erano un sacco di persone. In compenso, c'erano tanti "personaggi" che normalmente in questo tipo di serate non vedi: la signora anziana seduta sulla sedia di plastica con la borsetta sulle ginocchia, il tipo sceso da casa in canotta e ciabatte, un sacco di bambini :)

Che bello vedere la periferia animarsi così!!!

Mi aspettavo un concerto del Collettivo Angelo Mai con una mini-ospitata dell'Agnello e di Dellera e invece mi son ritrovata in una situazione dove ogni artista suonava due pezzi accompagnato dall'ottimo Collettivo: c'erano Pino MARINO, Marco CONIDI, Roberto ANGELINI, con la sua splendida VULCANO (uno di quei testi che vorrei avere scritto io) e una bella cover di "Insieme a te sto bene", Giovanni TRUPPI che tanto mi risulta "indigesto" su disco tanto trovo intenso dal vivo, quando ti fa ridere con le sue storie disperate ma poi, mentre pensi "Ehi ma parla di me", il sorriso ti si gela e pensi che veramente non c'è un cazz niente da ridere, Roberto DELLERA in versione solista.

L'AGNELLO e DELLERA si sono fatti accompagnare dal Collettivo per due set da due canzoni ciascuno, il primo con NON E' PER SEMPRE e BALLATA PER LA MIA PICCOLA IENA, il secondo con 1.9.9.6. (dedicata dall'Agnello con vocina flautata alla signora di uno dei palazzi intorno al parchetto, che ha chiamato i carabinieri perchè non riusciva a dormire... Agnè,  ti eri fatto tanti problemi a dir parolacce all'inizio perchè c'erano i bambini tra il pubblico e poi mi spari il bestemmione in diretta, sempre coi suddetti bambini davanti??? Non si fa -__-) e QUELLO CHE NON C'E'.

Io non voglio bene solo ad Agnelli, voglio proprio bene a tutto il gruppo Afterhours e ne ho sentito la mancanza, ma le versioni col Collettivo sono state una più bella dell'altra ed ognuna mi sembrava racchiudesse il suo spirito più sincero, anche per l'essere state accostate per contrasto (la gioia di Non è per sempre con la rabbia di Ballata, l'ironia di 1.9.9.6. con la malinconia di Quello che non c'è).

Domenica sera altro appuntamento con la bellezza: è stata la volta della lettura di Tefteri da parte di VINICIO CAPOSSELA. Che cosa dire di Vinicio che io non abbia già detto?

Appassionato, sempre attento, sempre stimolante, ha avuto parole d'incanto anche per Villa Celimontana che lo ospitava. La serata è arrivata al finale accompagnata da una pioggia scrosciante, che dava l'impressione di trattenersi da chissà quanto.
Appena riesco, andrò in libreria a far conoscenza di Tefteri con le mie mani e con i miei occhi, perchè l'ascolto, per quel che mi riguarda, è giunto al suo obiettivo: muovere interesse e curiosità

Interesserà a qualcuno questa lunga tirata? Non lo so.
Io AMO condividere la bellezza di ciò che mi appassiona e se nessuno leggerà, come dice Tommaso, uno dei protagonisti di Mine Vaganti, un film che ho rivisto recentemente ritrovando un'intensità che non ricordavo:

"Qualche giorno fa, a Roma, mi è arrivata una lettera, dice che non pubblicheranno il romanzo che ho scritto. Non gli piace ma a me non importa. Ne scriverò un altro, e un altro ancora, e se non me ne pubblicano vuol dire che continuerò a scrivere per me. Ecco, ve l'ho detto. Questo è."

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