Qui si parla di un gruppo che era indie quando ancora questa parola non era stata inventata e bisognava avere più fantasia nelle definizioni: gli ELETTROJOYCE (che la leggenda narra si chiamassero così perchè i componenti passavano sempre davanti ad un elettrauto in via Joyce... mah...)
Domani inizia una rassegna, Ricette d'Autore, all'Alexanderplatz.
In ogni incontro ci sono
- un artista che suona
- un giornalista musicale che intervista l'artista in questione
- un aperitivo
Il tutto alla cifra di 10 euro (della serie: "c'è crisi... vogliamo l'arte ma vogliamo anche mangiare!")
Cosa c'entra tutto questo con la premessa?
C'entra perchè l'artista di domani sarà FILIPPO GATTI, voce e autore dei testi degli Elettrojoyce, intervistato da un dj e giornalista molto bravo e competente, Gianluca Polverari di Radio Città Aperta.
Gli Elettrojoyce si sono sciolti nel 2000 dopo 3 album (il primo, autoprodotto, ce l'ho su una cassetta che mi doppiò un amico ormai perso di vista... chissà se passa di qua e riconosce i titoli con la sua scrittura :)
Confesso che non ho seguito la carriera musicale solista di Gatti ma domani mi piacerebbe ascoltarlo (distanze permettendo, visto che sono inchiodata al lavoro fino oltre le 19, l'happening inizia alle 20 - e sembrerebbe un orario tassativo, anche perchè dopo c'è un altro concerto nello stesso locale - e a Roma ci son sempre quei millemila km tra un posto e l'altro -..-)
Per me, se fa anche solo UNO tra questi tre pezzi che ho adorato, son 10 euro spesi bene.
Domani sera c'è pure DENTE al Black Out, che però, per me, stavolta va dritto nei "ma anche no" perchè l'ho visto meno di 3 mesi fa (e costava pure 5 euro di meno).
Tocca risparmiare... settembre è finito (e già vi dico che per questo weekend - incredibile ma vero - non ho concerti da segnalare) ma ottobre si preannuncia ricco di appuntamenti interessanti :)
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