mercoledì 19 settembre 2012

L'Agnello perde il pelo ma non il vizio

La verità:
sto scrivendo questo post principalmente perchè, dopo aver dato un'occhiata alla pagina facebook degli Afterhours, mi è venuto in mente il titolo per questo post, mi piaceva troppo e mi sembrava un peccato non condividerlo ;)

Oddio, in realtà, mi son letta (per dovere di cronaca, mica perchè sono fissata, nooooo) circa CENTOSESSANTA post (alla faccia dell'occhiata ma vabbè) scritti dai fan a commento degli ultimi due concerti del gruppo: quello del 15/09 a Reggio Emilia, alla festa del Pd, e quello di ieri al Carroponte, a Milano.

Che è successo a 'sti concerti?

E' successo che a Reggio la gente accorsa è rimasta per lo più delusa da un'esibizione che, dai commenti postati, si deduce sia stata un pò sottotono rispetto ad altre di questo stesso tour.

Tre giorni dopo il buon Manuelone che fa? Ringrazia il pubblico del Carroponte dicendo pressappoco (riprendo le parole sempre dai commenti di chi c'era, per la prossima vita - l'ho detto e lo ripeto - voglio il dono dell'ubiquità): "Il pubblico di Reggio Emilia era una merda, voi siete un grande pubblico ".

RAGGELANTE -..-

i bei tempi della camicia rossa

Passato il primo momento di sgomento dopo aver letto 'sta cosa, ho però pensato: "Oh, è pur sempre uno che 15 anni fa ha scritto uno dei pezzi col titolo più politicamente scorretto della storia".

Il pezzo era quello che trovate qui sotto (ed è fantastico che nel video compaia il suo VERO padre, a cui col passare del tempo sta diventando sempre più uguale :)


Visto che sono in vena di contributi-video, vi saluto con due chicche storiche by youtube: una mitica raccolta che qualcuno si è divertito anni fa a creare e che ci ricorda i tempi degli scazzi potenti e un'esibizione ad un vecchio Mtv Day rimasta nella storia della televisione musicale.





"Costruire per distruggere" evidentemente non è solo un titolo suggestivo. Poteva semplicemente dire alla gente del Carroponte: "Grazie, questa sì che è una gran serata" ma vabbè, non sarebbe stato l'Agnello che abbiamo imparato a conoscere (e ad apprezzare nonostante certe sortite pessime).

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