martedì 20 marzo 2012

Quell'amore fatto di niente

Archiviato il concerto dell'Orchestra di piazza Vittorio (loro bravissimi come sempre ma il pubblico stranamente pietrificato a mò di gatto di marmo), passo a parlare dell'artista che questa sera si esibisce alla Locanda Atlantide: COLAPESCE.
Trovo il suo nome d'arte abbastanza orribile discutibile (lo so, lo so: nasce da una bella leggenda ma provate voi, ogni volta che dico "Ti piace Colapesce?" o "Conosci Colapesce?", a sentirvi rispondere sempre "Cheeeee? Ma che nome c'ha -..-"... niente da fare, il nome suscita reazioni non positive, almeno tra i miei amici) ma la sua musica è BELLA.
La verità: ti deve "andare", di sentire le canzoni di Colapesce. Non sono pezzi per tutte le stagioni e per tutti gli stati d'animo ma, del resto, nemmeno i brani dei Radiohead io me li sento mentre, che ne so, sto progettando di andare a ballare o di tirare un gavettone in spiaggia -..-
La musica di Colapesce odora di malinconia e di giornate di fine estate.
Mi ha conquistato, in primis, perchè ha creato dei titoli GENIALI per i suoi pezzi.
Nella tracklist del suo album, UN MERAVIGLIOSO DECLINO (non è già stupendo questo, di titolo?), ci sono LA DISTRUZIONE DI UN AMORE e QUANDO TUTTO DIVENTO' BLU.
No, vabbè... "La distruzione di un amore"... ciao Fossati (era anche il titolo dell'articolo che la rivista gratuita che danno sui treni Eurostar aveva dedicato a Dente, a dicembre... una botta di genialità collettiva o qualcuno ha copiato o Colapesce arrotonda scrivendo per quella rivista ahahah)!!!


"Quando tutto diventò blu" è un omaggio, invece (l'ha dichiarato Colapesce stesso in varie interviste), al bellissimo fumetto di Alessandro Baronciani, che comprai mesi fa e mi piacque talmente tanto, REALE e DELICATISSIMO al tempo stesso, che scrissi all'autore per fargli i complimenti (lui, gentile, mi rispose :)
Ciò che ho amato di più di Colapesce, però, oltre a titoli, testi e riferimenti vari, è il video che accompagna "Restiamo a casa".
L'animazione di Michele Bernardi è stupenda e azzeccatissima fin dalla scelta del colore e quel "sento bruciare dei fogli" al minuto 3.05, specie pensando a quanti sacrifici son costati quei fogli, a me e a tanti come me, ogni volta mi fa piangere...
Appuntamento alla Locanda, alle 22 si inizia.
Io, intanto, preparo i fazzoletti.

2 commenti:

  1. Dietro tuo consiglio, ho appena guardato il video di Restiamo in casa. Trasposizione delicata di una canzone delicata. Leggero e profondo!
    Martina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Leggero e profondo"... come il mare... bella definizione Martina :)

      Elimina