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martedì 30 luglio 2013

Di che cosa parla veramente una canzone: suggerimenti random di concerti e letture IN LEGGEREZZA

Un pò di info al volo, che qualcuno magari, se siamo "amici" su fb, già conosce. Potete rileggere e magari scoprire che avete saltato qualche "pezzo" interessante ;)

  • E' online per Shiver Webzine la mia recensione dell'ultimo live romano dei Tre Allegri Ragazzi Morti... più ascolto "Nel giardino dei fantasmi" e "L'introvabile bootleg - live", più mi piacciono e mi trasmettono una sensazione di freschezza (praticamente, l'esatto contrario del pelliccione che indossa Toffolo nei live ;)
Vignetta di Toffolo per illustrare la seconda traccia, "I cacciatori"... a me ha fatto pensare a un bel film che voglio finire di vedere, "Bellas Mariposas"

  • Sempre su Shiver, dovrebbe uscire prima o poi un mio pezzo su un EP di un gruppo di Milano, Insect Kin, che mi ha colpito parecchio. Quando avevo già scritto e spedito la recensione, mi è arrivata a casa una loro busta con dentro cd e tadaaan cartolina e adesivo, che fanno molto anni '80-'90. Mi è sembrato un gesto carino!


  • Su On Stage hanno pubblicato un pezzo che ho trovato veramente divertente: il titolo è "Se esserci conta più del concerto: come riconoscere il disturbo"... siate onesti e provate a vedere se riconoscete qualcosa di voi ;)
  • Domani, mercoledì 31, luglio finisce con due eventi GRATUITI entrambi interessanti: concerto dei DIAFRAMMA @Sunset Beach a Ostia, lungomare Toscanelli n°123 (10 e lode a chi ha creato il nome della serata "Diaframma - I giorni dell'I.R.A." - ora i dieci lettori si divideranno in chi non l'ha capita e chi, se la spiegassi, direbbe "Vabbè ma è OVVIO" -__-) e concerto dei NEGRITA @Capannelle, per festeggiare la chiusura del Rock in Roma. All'inizio, pareva fosse riservato solo ai possessori di carta Postepay registrati sul sito, ora, invece, pare che dalle 21, se c'è posto (e lì l'area è IMMENSA) faranno entrare tutti :)
  • Giovedì 1 agosto altra bella lotta di concerti (stavolta però tocca cacciare i soldini): BOBO RONDELLI @Villa Ada (10 euro) oppure FILIPPO GATTI @Pigneto Spazio Aperto (6 euro)
  • Per il weekend BOH... si sa che chi organizza eventi non ha ancora capito che noi che restiamo in città anche ad agosto siamo comunque TANTI!!!



 

lunedì 15 luglio 2013

Due ore e mezzo negli anni '90 (e tre per tornare a casa): Smashing Pumpkins (opening Mark Lanegan @Rock in Roma, 14 luglio 2013)

Voglio aprire questo post con un'info da "Servizio pubblico": se avete in programma la partecipazione a qualcuno dei prossimi concerti del ROCK IN ROMA e se siete come me (cioè vi spostate coi mezzi pubblici o vi affidate a passaggi in macchina di amici di buona volontà) NON FATE I TIRCHI (o i disorganizzati) e prenotate LA NAVETTA per il ritorno.

Cacciate 'sti 4 euro (son sempre meno di quelli che vi servono per comprarvi una birra nell'area del festival) ed eviterete i tassisti che vi chiedono QUINDICI EURO a testa per portarvi in 4 a Termini o i TRE notturni che servono per arrivare, per esempio, ad una qualsiasi fermata della metro B (ieri il concerto è finito a mezzanotte, io son tornata a casa alle tre... v'ho detto tutto -__-)  

Per fortuna, la strada è stata meno lunga perchè ho avuto modo di chiacchierare durante il tragitto con un pò di gggiovani fans nella mia stessa situazione. Tutti carucci, tutti simpatici... sicuramente più di Billy Corgan, che ieri ha trattato un pò DA PEZZA i suoi musicisti, con battutine che li mettevano abbastanza in ridicolo (soprattutto il giovane chitarrista... puoi suonare pure come Hendrix ma Corgan è veramente senza pietà... sarà per questo che, del gruppo originario, è rimasto solo lui?!?)

Fa un pò impressione, vedere questa formazione degli Smashing Pumpkins sul palco, con un batterista che non è Jimmy Chamberlin, un chitarrista asiatico che non è James Iha, una bassista donna (rigorosamente figa... quella del gruppo attuale somiglia vagamente a Dita von Teese) che non è nè D'Arcy (pòraccia, era favolosa, ora è ridotta veramente uno straccio) nè Melissa Auf Der Maur. 

D'Arcy

Melissa

Nicole, the last bass player... non si può dire che Corgan non abbia gusto in fatto di donne!

Solo Billy è rimasto Billy, il solito genio pazzo. 
Gli è cresciuta la panza ma continua a vestire con la maglia a maniche lunghe aderente e sopra la t-shirt (in puro 90's style) e questo non aiuta però la voce tiene.

La foto viene dalla pagina fb del Rock in Roma
Hanno fatto DUE ORE E MEZZO PIENE di concerto. Non mi aspettavo tanto ed hanno compensato un pò la durata del set di Lanegan (tre quarti d'ora scarsi), in grande forma, con la sua ottima band e la sua voce allo zolfo, ma più godibile, secondo me, in spazi al chiuso come l'Orion (ma io, mentre cantava, ho avuto un flash: vederlo una notte - chissà quando - suonare nella saletta fumosa del Sinister Noise, come han fatto questo aprile Hugo Race e i Fatalists... sarebbe bellissimo!)

Tornando agli Smashing, quindi, buona la durata, la tenuta di palco e anche il rapporto col pubblico. Billy ha cacciato tutta una serie di luoghi comuni su quanto sia bella l'Italia che a momenti ci mancava che gli portassero una pizza sul palco cantando "O' sole mio" però è stato anche simpatico, quando ha mimato divertito, poi imitato da tutto il pubblico, il classico gesto del "Che stai a ddì?" (ha raccontato che ha una cognata italiana e che quindi i suoi nipoti, core de zzzio, sono per un 50% italiani).

Alcuni momenti strumentali per me veramente troooooppo lunghi (però gente che li aveva visti già altre volte dal vivo mi ha detto che son tipici loro) però due buone cover (Space Oddity di Bowie e Immigrant Song dei Led Zeppelin - più riuscita la seconda della prima, secondo me) e cenni di Pink Floyd sparsi. 

Il pogo su BULLET WITH BUTTERFLY WINGS e tutto il pubblico che canta da solo la prima strofa di TODAY hanno segnato per me gli attimi più belli.

La scaletta completa la trovate QUI.

Come cantano i Subsonica: "Forse non lo sai che quei giorni non tornano più"... effettivamente, gli anni '90 non tornano e non torneranno ma, per una sera, si può sognare che non siano tanto lontani dalle nostre vite di ora.

"We will never be the same/the more you change/the less you feel".

Sempre dalla pagina fb del Rock in Roma

venerdì 3 agosto 2012

Waiting for unclean libertines (invano): i Placebo a Capannelle

Nello scorso post, due giorni fa, avevo scritto che agosto a Roma, dal punto di vista dei concerti, è piuttosto spento.
Confermo ma non potevo immaginare che ci fosse il SORPRESONE: un amico che 3 ore prima del concerto, ieri sera, mi ha comunicato di avere due biglietti per andare a vedere gratis i PLACEBO.
Praticamente, tra vincite ai contest e amici che si procurano biglietti gratis, fosse stato per me il Rock in Roma poteva andare fallito ahahahah

Premetto a tutti i superfan dei Placebo che potrebbero passare di qui, leggere e aver voglia di lapidarmi subito dopo che io HO AMATO i Placebo.
Dei loro primi due album ho studiato i testi con la precisione "secchionica" che chi mi conosce sa che dedico a tutto ciò che mi appassiona.

la PROVA, direttamente dagli archivi di Marinellac'è


Mi sono messa lo smalto nero, ispirata da Brian Molko, quando era una roba da stravaganti e non da modaioli e il commento più benevolo che ricevevo era "Ahò ma che te sei acciaccata le mani 'n mezzo a la porta???"
Li ho visti live per la prima volta quando la maggior parte dei fan presenti ieri nelle prime file gattonava o andava all'asilo, attraverso una MITICA tessera di Repubblica (che da qualche parte penso di conservare ancora) che dava la possibilità, a chi si prenotava per telefono, di andare a dei bellissimi live GRATIS.
Li ho seguiti con religiosa devozione fino all'uscita di Black Market Music e li ho rivisti live nell'aprile del 2001, in quello che, all'epoca, si chiamava Palacisalfa e ora è l'Atlantico.
Mi piacque molto poco, quel concerto. Ricordo il pubblico adorante e loro spocchiosissimi.
Mi delusero, la loro successiva produzione musicale mi convinse poco ed è stato così che ho smesso di seguirli.
Ieri ho trovato una band sicuramente con un atteggiamento più benevolo verso i fan (tranne una battuta di Brian Molko dal palco, rivolta ad un tizio del pubblico che stava riprendendo il concerto e che lui ha apostrofato con "This song's for you, Mr I-PAD" ahahahah)
Devo dire, però, che del gruppo che ho amato io, dal punto di vista musicale è rimasto ben poco. I suoni sono diventati troppo rockettoni per i miei gusti. A me piaceva la loro ricercatezza, lo spleen che sentivo dietro canzoni come "Without you I'm nothing".
Hanno talmente stravolto i pezzi che "Every you every me", che è sempre stato uno dei miei brani preferiti, io l'ho riconosciuta solo dopo qualche minuto!!! Che fine ha fatto il giro di chitarra dell'intro??? Ridatemelo SUBITO -___- !!!
Anche "Song to say goodbye", che nasce come una canzone straziante, accompagnata da un video ancor più triste (quello col bambino che fa da padre al suo, di padre), è diventata una specie di marcetta... giuro, non ci potevo credere :(
Quello che è rimasto, del lavoro dei Placebo, è la loro attenzione all'aspetto visivo della musica.
Il palco aveva delle bellissime luci ed anche l'idea dei maxi-schermi sulle loro teste, a proiettare immagini dal concerto, mi è piaciuta molto e mi ha ricordato un pò i vecchi video anni '80, tipo The Reflex dei Duran Duran.
In rete ci sono già delle bellissime foto, io ve ne lascio due delle mie.

Non ho detto nulla degli Aucan, che aprivano il concerto dei Placebo
Siamo arrivati a set già iniziato. Quel che ho sentito mi è piaciuto: belli potenti, vediamo se i loro suoni si adattano anche al Circolo degli Artisti, che li ospiterà sabato 15 settembre.

giovedì 19 luglio 2012

Lenny Kravitz e Kasabian: il fascino indiscreto del biglietto omaggio

Che bella cosa, i biglietti-omaggio per i concerti!!! 
Il giorno dopo sei una pezza, specie se te ne fai due di seguito (oggi infatti mi son giocata il bonus "giorno di ferie" sennò morivo), ma CHE GODURIA :)
Ieri e l'altro ieri sono stata all'Ippodromo di Capannelle, al Rock in Roma, il 17 per Lenny Kravitz e il 18 per i Kasabian.


Premetto subito per i fan duri & puri che in questo post NON si parlerà di musica o, per lo meno, se ne parlerà pochissimo perchè conosco solo le parti più famose della produzione di entrambi: sono andata a vederli per curiosità (e poi, la verità: voi avreste detto di no??? seeeee, e chi ci crede ;) e mi hanno colpito un pò di elementi random che condivido con voi.
  • Capitolo LENNY:
Capannelle non era molto piena, infatti con la mia amica siamo andate piuttosto avanti senza sgomitare troppo (devo dire che i fan mi hanno stupito per quanto erano "caldi" ma molto civili, almeno quelli che abbiamo trovato sulla nostra strada :)
LUI: Lenny è tutto quello che ti aspetti :)


Gli occhiali da sole tenuti su per 3/4 del concerto, lo smanicato che mostra i muscoli e i tatuaggi (peccato che non si vedessero i piercing ^_^), una specie di gilet che lo faceva sembrare appena scampato ad una guerra nucleare, pantalone mimentico e il vero TOCCO DI CLASSE: stivali bianchi!!!
Oddio, a un certo punto mi ha spiazzato perchè ha detto "Thank you for being here, in this historical place".... historical place CAPANNELLE? Boh (la mia amica sostiene stesse parlando di Roma in generale... vabbè...)!
Ha cantato bene, i suoi 48 anni li porta MAGNIFICAMENTE! Sempre la mia amica (ciao Marià :) commentava sconsolata "Non ci posso credere che c'ha solo 10 anni meno di Vasco": ahahahah si vede che a New York s'invecchia meglio :) e si è offerto al suo pubblico in milioni di pose "piacioniche", inclusa una superpasserella tra il pubblico degli spalti!
  • Capitolo KASABIAN:
I Kasabian per me sono un mistero, nel senso che non pensavo fossero così amati, come ho potuto invece constatare ieri. Una manciata di pezzi interessanti, un sold out quest'inverno all'Atlantico e mi era nata la curiosità di vederli. Ieri ho trovato un pubblico MERAVIGLIOSO! Il vero spettacolo l'hanno fatto loro! Tantissima gente super fomentata, che cantava e ballava e si entusiasmava per tutte le ovvietà che il frontman Tom Meighan (non propriamente un simpaticone) pronunciava al microfono.
Meglio il chitarrista Sergio Pizzorno, che tra l'altro, secondo me, ha pure una voce più interessante di quella del cantante e sa dire "Grazie" al microfono senza doverlo per forza storpiare -..-

Preparatevi a mettere da parte le Converse All Star nell'armadio e tornare alle Gazzelle Adidas... Brit Pop is coming back!!!

martedì 26 giugno 2012

Giugno 2012 (quarta e ultima puntata)

Non chiude col botto, questo giugno così ricco: chiudere col botto, per me, significa farsi due-tre concerti di fila di quelli IMPERDIBILI.
Segnalo un pò di appuntamenti fino al 30 ma sono
A) tutti infrasettimanali
B) quasi tutti a pagamento quindi, per me, andranno nei "ma anche no".
Qualche soldo in più e un lavoro che non obblighi alla sveglia alle 6.45 tutte le mattine aiuterebbero a far moooolte più cose :)

  • martedì 26 giugno: Bobo Rondelli @Roma Vintage  (10 euro) oppure Bud Spencer Blues Explosion @Super Santos (ingresso a sottoscrizione... ottimo!)
Ho sentito Bobo Rondelli la prima volta live qualche tempo fa, in una serata all'ex Cinema Palazzo, dedicata a Piero Ciampi, dove partecipò anche Nada. 
Ascoltate NON VOGLIO CRESCERE MAI, una delle più belle re-interpretazioni di I Don't wanna grow up di Tom Waits che abbia mai sentito... sorriso e occhi lucidi sono assicurati!
  • Portishead @Rock in Roma, a Capannelle (46 euro inclusa prevendita... ne parlai millemila anni fa: sarà stupendo, penso, ma il volgare problema  - aka soldi, sempre loro... maledetti - mi fa desistere)
  • giovedì 28 giugno: il Banco @Roma incontra il mondo, a Villa Ada (20 euro, che non son pochi, e, pòracci, dovranno cominciare tardissimo perchè c'è LA PARTITA dell'Italia -..-)
  • sabato 30 giugno: Rosalia De Souza canta Jobim @Roma incontra il mondo (12 euro... amici filo-brasiliani, questo è il concerto per voi ;)